Diciannovesima aggressione ai danni di personale medico dall’inizio dell’anno. Vittima, questa volta, una dottoressa in forze al 118

L’escalation di violenza contro i medici non si placa: una aggressione a un equipaggio del 118 ha sconvolto Napoli, dove una dottoressa è stata picchiata con calci e pugni.

Il medico fa parte dell’ equipaggio Ponticelli del 118 ed è stata aggredita, venerdì scorso, da una decina di persone. Questi erano tutti familiari e amici di una coppia caduta dal motorino, che la dottoressa stava soccorrendo con i suoi colleghi.

Il medico ha avuto la peggio, ma vittime dell’ignobile aggressione sono stati gli equipaggi del Ponticelli e del Loreto Mare, entrambi accorsi sul luogo dell’incidente.

Un intervento avvenuto “in ritardo” secondo i parenti delle vittime dell’incidente, che per questo hanno scatenato la loro ira sui sanitari.

Una vicenda che ha dell’incredibile per la violenza dell’atto e per il fatto che oltre dieci persone si siano accanite su una professionista nell’esercizio del proprio lavoro.

Il medico, che ha poi accompagnato i pazienti al Cardarelli nonostante il trauma fisico e psicologico subito, insieme al suo equipaggio ha continuato il proprio turno di lavoro.

La professionista ha quindi rinunciato a farsi refertare per ottenere l’esonero dal servizio.

Dopo i primi soccorsi sul posto, le ambulanze hanno trasportato le vittime al Cardarelli dove l’aggressione è proseguita. Addirittura i familiari sarebbero riusciti a introdursi in pronto soccorso. Qui avrebbero continuato a inveire contro il personale.

La dottoressa vittima dell’aggressione avrebbe poi ripreso a lavorare immediatamente.

Tornata in ambulanza, la sua postazione è stata nuovamente allertata dalla centrale per un violento infarto che aveva colpito un uomo.

Il medico non ha esitato un attimo ed è accorsa sul luogo della chiamata salvando la vita al paziente.

“Se questa collega, che non esito a definire eroica – commenta Giuseppe Galano, responsabile della centrale operativa del 118 e responsabile regionale del sindacato anestesisti rianimatori – fosse tornata a casa refertando i danni subiti con l’aggressione non avrebbe salvato quell’uomo con l’infarto soccorso subito dopo. La sua postazione sarebbe rimasta infatti sguarnita. Una dedizione che la gente deve conoscere”.

Nonostante la becera aggressione a un equipaggio del 118, il lavoro di medici e infermieri è proseguito senza sosta.

“La follia cieca, violenta e gratuita di quelle persone protagoniste della vigliacca aggressione alla collega – prosegue Galano – li ha spinti a pretendere che i pazienti andassero al Pellegrini anziché al Cardarelli”.

“Ciò – conclude Galano – ha rischiato di vanificare il soccorso agli stessi loro congiunti colpiti da un Trauma maggiore”.

La aggressione a un equipaggio del 118 costituisce la numero 19 da inizio anno ai danni di personale medico.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.

“Troppe e inaccettabili le aggressioni ai danni del personale medico e infermieristico del 118 e dei pronto soccorso – afferma– contro questi delinquenti occorre il pugno duro e spero che i protagonisti di questo ennesimo gravissimo episodio siano identificati e puniti”.

 

 

 

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