Anziano chiuso in gabbia durante la notte e altri maltrattamenti all’ospite della casa di riposo: medico a processo a Carini.
Un anziano chiuso in gabbia durante la notte. E’ solo una delle tante sevizie che vengono contestate ad Alberto Marcianò, 65 anni medico responsabile della struttura per anziani “Villa Irene” di Carini (Palermo).
Il medico è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti aggravati dalla crudeltà dal gip di Palermo Nicola Aiello.
Secondo il sostituto procuratore Ferdinando Lo Cascio il responsabile della casa di riposo per sette mesi (dal settembre 2012 al marzo 2013) ha vessato e seviziato l’anziano di 73 anni in vari modi.
Ad esempio, rinchiudendolo la notte in un letto chiuso con grate sia lateralmente che sopra la sua testa.
Una gabbia chiusa a chiave che solo la mattina veniva aperta.
L’anziano per mesi non ha potuto muoversi durante la notte, non poteva alzarsi per andare in bagno faticando persino a girarsi nel letto.
A scoprire il maltrattamento dell’anziano sono stati i militari della brigata Carini della guardia di Finanza che la mattina del 22 gennaio 2013 si sono presentati nella casa di cura per una verifica fiscale.
Mai avrebbero immaginato i finanzieri di trovare al primo piano della struttura, in una delle stanze adibite alle degenze degli ospiti, un anziano addormentato in un letto trasformato in gabbia.
Il medico responsabile spiegò ai militari che l’anziano soffriva di turbe psichiche, ma non fornì alcuna documentazione che l’attestassero.
Le fiamme gialle hanno poi accertato che la struttura non era autorizzata a ospitare anziani con malattie psichiatriche.
La guardia di finanza ha controllato anche le condizioni igienico sanitarie della casa di riposo, trovando molte irregolarità.
Dai detersivi stipati in mezzo a prodotti alimentari, ai pannoloni usati abbandonati in mezzo alle stanze degli ospiti, dai sacchi di immondizia lasciati nelle stanze, dal cibo mal conservato nei frigoriferi privi di lucchetto.
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