Con 146 voti contro i 113 No, il Ddl Concorrenza passa al Senato con appena due voti in più rispetto ai 144 che avevano consentito la Manovra

Il Ddl Concorrenza passa al Senato e viene approvato a due anni di distanza dalla sua nascita e dopo varie battute d’arresto. Grazie a una maggioranza di soli 146 voti contro 113 No, il Ddl Concorrenza passa con appena due voti in più rispetto ai 144 che avevano consentito il via libera alla Manovra.
Un risultato, quello odierno, decisamente più basso rispetto alle due precedenti fiducie chieste dal governo sui decreti Sud (154) e Banche venete (148). Oggi, infatti, i senatori presenti in Aula erano 263, e i votanti 259. Il provvedimento è dunque passato con uno scarto di soli 33 voti.
Molte erano state le novità introdotte e approvate dalla Camera alla fine di giugno.
Tra queste, le più rilevanti riguardavano le assicurazioni, il telemarketing, farmacie ed esercizio della professione odontoiatrica.
Ma vediamole nel dettaglio. Il Ddl Concorrenza passa la Senato introducendo la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas, fissata per il 1° luglio 2019. Un altro stop riguarda il monopolio di Poste sull’invio di multe e notifiche, previsto per settembre 2017. Per quanto concerne le assicurazioni, le polizze sui rischi accessori non si rinnovano più tacitamente, ma si risolvono automaticamente alla loro scadenza.
Ci sono poi gli sconti sulla Rc auto per chi installa la scatola nera e per coloro i quali non causano incidenti da 4 anni e vivono nelle province a più alto tasso di incidenti. L’obbligo di installare la scatola nera sulla propria autovettura sarà effettivo entro un anno dall’entrata in vigore della norma. La tabella del Tribunale di Milano è quella che verrà utilizzata per risarcire i danni non patrimoniali da sinistri stradali.
Quanto alla modifica sul telemarketing, questa sopprime un comma con cui venivano stabilite alcune caratteristiche imprescindibili delle telefonate non sollecitate dagli stessi clienti. Altra importante modifica è quella che riguarda l’esercizio dell’attività di odontoiatra da parte delle società: questo viene consentito solo se sono dotate di un direttore sanitario iscritto all’albo.
Altro capitolo è quello che riguarda le società di ingegneri e avvocati: le prime restano fuori dal controllo dell’Ordine, le seconde continuano a dover avere fra i soci, per almeno due terzi del capitale sociale, avvocati iscritti all’albo.
Novità in arrivo anche per le Srl semplificate, per le quali occorrerà l’intervento del notaio per costituirsi.
La norma cosiddetta ‘Booking’ vieterà il ‘parity rate’, questo significa che gli albergatori potranno praticare prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti anche online.
Altra norma fondamentale è quella che riguarda le società di capitale che potranno controllare le farmacie. Unica condizione cui dovranno attenersi sarà quella di rispettare un tetto del 20% su base regionale. I farmaci di Fascia C continuano a essere venduti solo in farmacia.
Il Ddl Concorrenza passa in Senato senza però la norma anti-scorrerie, quella cioè volta alla tutela delle società quotate italiane. “È pronta, deve trovare il veicolo giusto” aveva detto lo scorso maggio il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
 
 
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