Si tratta di un caso di malpractice medica dove il ctu medico legale ha “viziato” una sentenza applicando la formula di Balthazard in soggetto con preesistente malattia epilettica

Sembra impossibile che uno specialista in medicina legale abbia applicato la formula di Balthazard per risarcire una sindrome afasica in soggetto con una malattia epilettica, ma purtroppo è vero!

Il ctu medico legale ha portato fuori strada il Giudice: a fronte di una preesistente invalidità del 25% (epilessia) e una successiva invalidità permanente da errore medico (afasia), valutata sempre nel 25%, ha spiegato al giudice il perché sull’invalidità di nuova insorgenza andasse applicata la formula di Balthazard (riduzionistica: ossia il soggetto a motivo della preesistenza non vale più il 100%, bensì una frazione di esso).

Così operando il ctu ha riferito in relazione che il punteggio da fatto illecito, ossia il 25% che valeva la menomazione, andava risarcito per il valore del 19%.

Si lasciano immaginare ai lettori le conseguenze di tale eclatante e ignorante errore del ctu sul danneggiato (la sentenza l’aggiungeremo al presente articolo martedì 13 febbraio, per cui dovrete ri-accedere per scaricarla in formato pdf).

In una breve sintesi, si vogliono ricordare alcune regole utili a chi si affaccia alla medicina legale da poco o a chi non specialista si vuole divertire (senza fare danno!) a fare il medico legale.

  • Nella responsabilità civile si parla di risarcimento e non di indennizzo;
  • Per menomazioni coesistenti si indicano quei postumi di organi o apparati-sistemi organo funzionali diversi; mentre per menomazioni concorrenti si intendono quei postumi che incidono sullo stesso organo o sistema-apparato organo funzionale;
  • Solo nell’invalidità civile si applica la formula di Balthazard tra singole menomazioni coesistenti policrone;
  • In RC ogni organo o sistema organo funzionale vale 100% per cui ogni soggetto è costituito da più 100% (malgrado la valutazione massima complessiva debba essere rappresentata da un massimo 100%).

Da queste 4 regole potrebbe nascere un dibattito medico legale senza fine ed è per questo che si è scritta tale riflessione e si è criticata la scelta del ctu medico legale presente nella sentenza allegata.

Ma v’è di più. Bisogna infatti tener presente che:

  • Va tenuto separato un danno da illecito da una preesistenza per altri fatti, compresi quelli di origine non colposa (c.d. naturali), per cui discende la necessità di valorizzare economicamente un danno da illecito nuovo come se fosse l’unico (nei casi di menomazioni plurime coesistenti).

Evidentemente la musica cambia quando si parla di menomazioni concorrenti, ma di questo ne abbiamo discusso molto in precedenza in molti articoli che potete leggere sulle pagine di questo quotidiano.

 

Carmelo dr. Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

 

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