Il camice bianco è stato colpito da un pugno al volto riportando la frattura del setto nasale. L’aggressore sarebbe un cittadino di 50 anni recatosi presso gli uffici della Asl per ottenere l’esenzione delle spese sanitarie
Ennesima aggressione a una camice bianco in servizio. L’ultima vittima è un medico dell’Asl di Torre Annunziata, che ha riportato la frattura del setto nasale per un pugno sferratogli in pieno viso. L’episodio è raccontato dai media locali.
L’aggressore si sarebbe recato presso gli uffici dell’Azienda sanitaria per farsi rilasciare la certificazione necessaria per l’esenzione delle spese mediche. Si sarebbe quindi rivolto al dottore per ottenere informazioni sull’iter da seguire.
Il medico gli avrebbe risposto che l’ufficio preposto era chiuso e che pertanto, quel giorno, non sarebbe stato possibile espletare la pratica. Il cittadino, un 50enne del posto, a quel punto avrebbe perso le staffe colpendo il professionista con un pugno al volto e calci nelle costole. Poi si sarebbe allontanato.
Il dottore è stato soccorso dai suoi colleghi e trasportato al vicino ospedale di Boscotrecase.
Qui sarebbe stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 18 giorni, salvo complicazioni, per frattura del setto nasale e contusioni in varie parti del corpo. Nei confronti dell’aggressore è stata presentata denuncia per aggressione e lesioni ai carabinieri di Torre Annunziata.
Un fatto di “una gravità assoluta”. Questo il commento del vicepresidente del Consiglio regionale e componente della Commissione Sanità della Campania, Ermanno Russo. “Un’aggressione assurda – ha sottolineato – che non nasce dall’esasperazione di un’emergenza al pronto soccorso, comunque non giustificata, ma da una normale pratica presso gli uffici di una Asl.
“Ciò la dice lunga sul livello di barbarie raggiunto in questi anni in sanità, laddove i medici rischiano ogni giorno la propria incolumità fisica per il solo fatto di svolgere correttamente il loro lavoro. Russo ha quindi espresso solidarietà al medico vittima dell’episodio, “tanto increscioso quanto drammatico”, nonché al direttore del Distretto di Torre Annunziata. Quest’ultimo avrebbe fatto sapere di aver avviato tutte le determinazioni previste dalla legge per tutelare la Asl e la persona colpita.
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