È stata diffusa una guida completa riguardante la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) grazie alla fondazione studi consulenti per il lavoro.
La Fondazione studi dei consulenti per il lavoro, in collaborazione con Mefop SPA (Sviluppo Mercati Fondi Pensione), ha realizzato una guida sulla Rita, la rendita integrativa temporanea anticipata.
Attraverso la circolare n.7/2018 si è deciso di diffondere una sorta di vademecum, una vera e propria guida sulla Rita, strumento fondamentale sia per i lavoratori che per i consulenti.
Come comunicato dalla stessa Fondazione tramita una nota, la guida sulla Rita ricostruisce il quadro normativo del nuovo strumento di flessibilità pensionistica.
E si tratta, come sottolineato dalla Fondazione, di una novità di assoluto rilievo nel panorama degli strumenti dell’anticipo della pensione.
Infatti, scrivono i consulenti, “la legge di Bilancio 2018 ha definito la RITA nuova ed unica forma di prestazione anticipata di previdenza complementare”.
L’Autorità di vigilanza sui fondi pensione Covip, con la circolare n. 888 dell’8 febbraio 2018, ha successivamente fornito chiarimenti interpretativi in merito alla sua erogazione. Ma non solo.
Ha anche fornito indicazioni per il necessario recepimento da parte degli Statuti e dei Regolamenti dei fondi.
La guida della fondazione studi, oltre alla rassegna normativa e alla schematizzazione dei requisiti, svolge un altro ruolo molto importante.
Quello cioè di approfondire anche l’aspetto dei vantaggi fiscali della Rita.
Il tutto, al fine di indicare, anche mediante simulazioni di calcolo, “tutte le possibili opzioni che il sistema mette a disposizione degli iscritti ai fondi, anche in riferimento alla possibilità di versare in previdenza complementare il proprio TFR”.
Proprio in quest’ottica, la Rita viene confrontata con gli altri strumenti di anticipo pensionistico come l’Ape, evidenziando i rispettivi punti di forza e quelli di debolezza.
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