Negli Stati Uniti i test proiettivi hanno lasciato spazio a una tecnica più attendibile e di più elevata scientificità. Analizziamo il perché

Sebbene i test proiettivi continuano a essere notevolmente usati nel contesto giuridico, negli ultimi anni si è evidenziato come essi abbiano una scarsa attendibilità, la loro valutazione scientifica è altamente controversa.

Pertanto, molte ricerche hanno dimostrato che nell’ambito  forense i test proiettivi devono essere usati con molta cautela o coadiuvati da qualche strumento scientifico.

E’ importante sapere che i test proiettivi sono spesso inattendibili, per cui è facile cadere in errore e i punteggi ottenuti possono mutare da un professionista all’altro, le norme sono generalmente inesistenti e problematiche.

Sarebbe opportuno informare giudici e giurie sulla controversia di questi strumenti. Le tecniche proiettive possono essere contraffate, così come le influenze situazionali.

In America da almeno un decennio sono stati abbandonati per dare spazio ad una tecnica molto più attendibile e di comprovata scientificità “ la mappa cerebrale”.

Il QEEG evidenzia profili psicologici e comportamentali dovuti a traumi organici o psichici (ansia-depressione-disturbo ossessivo compulsivo ed altro).

Suddetta valutazione, applicata nell’ambito forense diventa uno strumento utile per verificare la struttura psicologica della  persona denunciata o definita (aggressiva, violenta).

Il QEEG, applicato all’interno di una consulenza tecnica permetterà di avere un quadro reale e completo sulle figure coinvolte nel procedimento (accusato-accusatore).

 

Dott.ssa Maria Bernabeo 

Associazione Help Family

 

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