Via libera di Palazzo Madama, ora il ddl Lorenzin è legge. Il riordino delle professioni sanitarie è realtà dopo una lunga gestazione

Il ddl Lorenzin è legge. Oggi è arrivato il via libera di Palazzo Madama che sancisce di fatto, il riordino tanto atteso delle professioni sanitarie.
Oggi è una giornata molto importante per la sanità italiana – ha dichiarato il ministro – e sono veramente orgogliosa dell’approvazione definitiva da parte del Senato del Ddl che porta il mio nome, perché s’introducono fondamentali novità per tutto il settore e perché si aggiunge un nuovo tassello fondamentale al percorso di riforma del sistema”.

Adesso che il ddl Lorenzin è legge molte cose cambieranno.

Dalle nuove norme sulla sperimentazione clinica, alla medicina di genere, passando per l’abusivismo sanitario e il riconoscimento di alcune professioni.
“Questo Ddl, che presentai quasi 5 anni fa – ricorda il ministro – ha avuto una gestazione lunghissima in Parlamento e introduce misure importantissime per la sanità e per un milione di persone che vi lavorano”.

L’ok di oggi in Senato al Ddl segna infatti per il settore una serie di novità.Vediamo quali sono.

Le nuove disposizioni, adeguando la disciplina italiana alla nuova normativa europea, prevedono il riordino e la riduzione dei comitati etici esistenti. Ora che il ddl Lorenzin è legge, infatti, viene prevista l’istituzione di un Centro di coordinamento nazionale dei Comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici.
Questo avrà funzioni di coordinamento, indirizzo e monitoraggio delle attività di valutazione degli aspetti etici relativi alle sperimentazioni.
Prevista inoltre l’individuazione di un numero massimo di 40 Comitati etici territoriali, almeno uno per ogni regione. Ancora, è previsto il riconoscimento di 3 Comitati etici a valenza nazionale, di cui uno riservato alla sperimentazione in ambito pediatrico.

Le nuove disposizioni trasformeranno poi gli attuali Collegi delle professioni sanitarie e le rispettive Federazioni nazionali in Ordini e relative Federazioni nazionali. Una novità, questa, molto attesa.

Agli Ordini già esistenti dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono così gli Ordini dei biologi e delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
Verrà poi ridisegnata la disciplina relativa al funzionamento interno degli Ordini, risalente al 1946, e vengono inserite disposizioni finalizzate a migliorare la funzionalità degli organi.
Il ddl Lorenzin, inoltre, riscrive la procedura per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, stabilendo un sistema potenzialmente aperto.

La procedura richiederà l’accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome. In tal senso, un percorso semplificato è stato fissato per gli osteopati e i chiropratici, la cui individuazione è già fissata dalla legge.

Per quanto riguarda il percorso per il definitivo riconoscimento questo passa attraverso l’accordo in Conferenza che definirà l’ambito di attività, le funzioni, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale, nonché quelli per il riconoscimento dei titoli equipollenti connessi a tali professioni.
Il testo del ddl stabilisce che la vigilanza su queste professioni, e sui relativi Ordini, passi dal ministero della Giustizia al ministero della Salute.
Quanto all’abusivismo, viene inserita un’aggravante quando il reato riguarda una professione sanitaria, e per prevedere la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. In particolare, quando si tratta di beni immobili si disporrà il loro trasferimento al patrimonio del Comune ove sono siti, per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.
Al Codice penale viene aggiunta una circostanza aggravante per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private.
 
 
 
Leggi anche:
DDL L0RENZIN E’ APPROVATO ALLA CAMERA: ECCO COSA PREVEDE

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui