Arrestata un’infermeria per aver ucciso un anziano paziente ricoverato all’Ospedale di Venafro

Arrestata un’infermiera in servizio presso l’Ospedale Santissimo Rosario di Venafro, in provincia di Isernia. La donna, 45 anni, è stata fermata dai carabinieri a seguito di un’indagine coordinata della Procura della Repubblica di Isernia che ha accertato la responsabilità dell’infermiera per la morte di un anziano signore di 76 anni ricoverato presso la struttura ospedaliera.
L’infermiera avrebbe agito per invidia. A causa di una riduzione dell’organico, l’infermiera killer aveva ricevuto un provvedimento di trasferimento dall’Ospedale di Venafro a quello di Isernia, mentre la figlia del signore, anche lei infermiera presso la stessa struttura, proprio per la grave situazione di salute del padre affetto da ictus aveva conservato il suo posto nell’organico. L’Infermiera contraria alla decisione della direzione si era messa in aspettativa, covando la vendetta verso la collega ritenuta responsabile del suo trasferimento.
L’infermiera ha ucciso l’anziano signore somministrandogli dell’acido cloridrico, causando gravi lesioni al cavo orale che hanno portato l’anziano al decesso dopo otto giorni di atroci sofferenze. È bene ricordare – si legge nella nota dell’avvocato della famiglia Celestino, Alfredo Ricci – che il sig. Celestino era immobilizzato in un letto dell’Ospedale ‘SS. Rosario’, senza possibilità di deambulare né di parlare, quando venne aggredito da una persona che gli somministrò violentemente per via orale una sostanza caustica; non poté difendersi e neanche urlare per chiedere aiuto.
“Negli altri casi di infermiere killer – ha dichiarato Paolo Albano procuratore di Isernia – abbiamo sentito parlare di morte dolce, quella di Celestino Valentino è stata una morte crudele
“L’arresto della donna indagata per l’omicidio del sig. Celestino – continua l’avvocato Ricci – è un risultato rilevante su un piano processuale quanto determinante su un piano emotivo. Non restituisce certo il sig. Celestino ai suoi familiari ma restituisce loro un po’ di serenità, visto che da un anno vivono un incubo, pur nella fiducia mai perduta nella giustizia e negli inquirenti”
L’infermiera accusata per “omicidio volontario aggravato dall’uso di sostanze velenose e dalla crudeltà” è stata arrestata e ora è rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli. Durante le indagini, l’infermiera si avvalse della facoltà di non rispondere e al momento dell’arresto – come dichiara il Procuratore Albano – ha mostrato freddezza.
 
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