Il video, pubblicato su Facebook e ripreso dal consigliere dei Verdi in Campania, Francesco Borrelli, mostra larve nel bagno del pronto soccorso di Caserta

Nuovo scandalo in sanità in Campania: un video che ritrae delle larve nel bagno del pronto soccorso dell’ospedale di Caserta gira da ieri su Facebook ed è stato ripreso dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

Le larve sarebbero state riprese nel lavabo del bagno del pronto soccorso di ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.

Il tutto a pochi metri da dove si trovano le degenti.

Un fatto grave per Borrelli che ha chiesto chiarimenti immediati.

Nel video si possono scorgere chiaramente larve e altri insetti vivi agitarsi nel lavabo dell’ospedale.

Non è però la prima volta che un ospedale campano finisce al centro delle cronache per episodi analoghi.

Oltre alla larve all’ospedale di Caserta, come non menzionare quanto avvenuto all’inizio dell’estate del 2017 al nosocomio San Paolo di Fuorigrotta, a Napoli?

Qui, un video sempre pubblicato dal consigliere regionale dei Verdi  Borrelli, mostrava infatti la foto del letto di una paziente completamente invaso dalle formiche.

Le immagini avevano fatto il giro del web oltre a sollevare diverse polemiche. Sul caso era intervenuta anche l’allora ministra della Salute Beatrice Lorenzin, la quale inviò nell’ospedale napoletano gli ispettori del ministero per fare luce su quanto accaduto.

Sulla vicenda delle larve nel bagno dell’ospedale, Borrelli non usa mezze misure.

“È assurdo – scrive – che nel bagno di un ospedale ci siano larve a ‘popolare’ un lavabo mezzo pieno d’acqua anche perché il fatto che ci siano larve è un sintomo che quell’acqua sta lì da tempo e non per un guasto improvviso e temporaneo”.

Borrelli, che è anche componente della Commissione sanità, ha chiesto pubblicamente spiegazioni a chi di dovere.

“Il direttore sanitario dell’ospedale casertano- ha scritto – faccia subito chiarezza su questo video denuncia che mi hanno inviato per verificarne l’autenticità perché sono immagini indegne di una struttura sanitaria di un Paese civile”.

Non resta che attendere la replica del nosocomio sulla vicenda.

 

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