Onotri (SMI): serve un legge ad hoc, non possiamo aspettare che ci scappi il morto
Ennesima aggressione nei confronti di un operatore sanitario. Questa volta l’episodio di violenza si è verificato in Puglia, in provincia di Taranto, dove una guardia medica si è vista minacciare con un pistola da un 53enne, già sottoposto agli arresti domiciliari.
L’uomo aveva chiesto alla dottoressa la prescrizione di alcuni farmaci che tuttavia, gli sono stati negati in quanto ritenuti non necessari. A fronte del diniego da parte della dottoressa il soggetto avrebbe alzato la felpa mostrando a titolo di minaccia una pistola tenuta alla cintola dei pantaloni, ma successivamente si è allontanato. L’episodio è stato immediatamente denunciato ai carabinieri che hanno rintracciato l’individuo e lo hanno sottoposto a perquisizione, trovando un’arma giocattolo che è stata sequestrata.
Sulla vicenda è intervenuto il segretario del Sindacato Medici Italiani, Pina Onotri, che nell’esprimere la propria solidarietà e vicinanza nei confronti del medico minacciato, si è rivolto ai ministri della Salute e dell’Interno, Beatrice Lorenzin e Marco Minniti, invocando una legge ad hoc per la messa in sicurezza degli ambulatori e dei medici. “Non possiamo aspettare che ci scappi il morto – ha affermato Onotri – sarebbe gravissimo rimanere inerti di fronte a questa situazione. Serve un tavolo urgente, una vertenza nazionale per la messa in sicurezza, in tutta Italia, dei medici che operano nel SSN, in particolare in quei servizi più volte colpiti da questi fenomeni: 118, Guardia Medica, Pronto Soccorso, Sert”.
“Sicilia e Puglia in particolare – ha aggiunto il segretario Smi – sono due regioni teatro, in questi ultimi mesi, di violenze ai medici, ma poco, o nulla, si è fatto per scongiurare il dilagare dell’impunità che porta a considerare gli ambulatori come ‘terre di nessuno’ e i professionisti del SSN come vittime sacrificali di ogni abuso. Ora basta! Lo diciamo anche ai governatori Emiliano e Crocetta: ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Intervenite con urgenza”.