I minori sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo potranno chiedere direttamente al gestore di un sito internet o social network di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità – 432 favorevoli e un solo astenuto – il disegno di legge recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.
Il testo definisce all’articolo 1 il cyberbullismo come “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
Tra le principali novità previste dal provvedimento figura la possibilità, per i minori di età maggiore ai 14 anni che siano vittime di bullismo informatico, di chiedere direttamente al gestore di un sito o di un social network, anche senza che il genitore lo sappia, l’oscuramento o la rimozione di eventuali “cyber aggressioni”. L’articolo 2 prevede che qualora il gestore ignori la richiesta entro 48 ore dalla sua presa incarico , la vittima, questa volta con il genitore informato, potrà rivolgersi al Garante per la Privacy che dovrà intervenire entro le successive 48 ore.
Viene poi dato particolare rilievo al contrasto del fenomeno in ambito scolastico. L’articolo 4 dispone, infatti, l’adozione da parte del Miur, sentito il Ministero della Giustizia, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, di apposite linee di orientamento – da aggiornare ogni due anni – per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole, attraverso la collaborazione della Polizia postale.
Ai sensi dell’articolo 5, inoltre, eventuali episodi di cyberbullismo in ambito scolastico dovranno essere tempestivamente segnalati da parte del dirigente responsabile dell’istituto ai genitori o ai tutori dei minori coinvolti.
Prevista, infine, dall’articolo 8, la “procedura di ammonimento” come nella legge anti-stalking: il “bullo” over 14 sarà convocato dal Questore insieme a un genitore e gli effetti dell’”ammonimento” cesseranno solo una volta maggiorenne.
“Il cyberbullismo è un tema serissimo – ha commentato il Ministrro dell’Istruzione, Valeria Fedeli – Ritengo per questo molto importante l’approvazione di una legge specifica per il contrasto di questo fenomeno. Il Parlamento ha fatto un lavoro che era necessario: finalmente si affronta pienamente e in modo deciso un problema che non può essere sottostimato”.
Fedeli ha aggiunto che il Ministero è già al lavoro affinché la legge trovi immediatamente piena attuazione. “Con questo provvedimento – ha sottolineato – mettiamo al centro la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Lo facciamo, in un’ottica di prevenzione, a partire dalla scuola che è luogo principale di formazione, di inclusione e accoglienza. Finalmente abbiamo imboccato la strada giusta”.

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