E’ quanto prevede un emendamento alla Legge di bilancio presentato in Commissione  alla Camera a partire dal 2018; la Fimmg esprime attenzione verso l’iniziativa

Un contratto annuale di formazione specialistica dell’importo lordo di 25mila euro. E’ quanto prevede un emendamento alla Legge di Bilancio presentato dai deputati del Partito Democratico della Commissione Cultura Scienza e Istruzione di Montecitorio per coloro che, a partire dal 1 gennaio 2018, si iscrivano al corso di formazione specifica in Medicina Generale. Il contratto non darebbe comunque titolo di accesso ai ruoli del Servizio sanitario nazionale o dell’università  e non costituirebbe rapporto di lavoro con tali enti.

Per la copertura economica la proposta prevede il ricorso ai finanziamenti vincolati nel Fondo sanitario nazionale precedentemente destinati ai corsi di formazione specifica in Medicina generale secondo la disciplina vigente al momento dell’entrata in vigore della legge, con un incremento di 50 milioni di euro a decorrere dal 2018. Le cifre sarebbero quindi pari a 500 milioni di euro per l’anno 2017 e 250 milioni di euro annui a decorrere dal 2018.

L’iniziativa dei parlamentari dem ha riscosso l’attenzione della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) che, in una nota, plaude a ‘un segnale di apertura su problemi di riconoscimento di ruolo che la Fimmg da anni sostiene a sostegno di una formazione in medicina generale che trovi il giusto riconoscimento sia in termini qualitativi che di sostegno economico’.

Il sindacato, inoltre, esprime soddisfazione anche per l’apertura della SIMG circa la necessità di gestire una fase di valorizzazione della formazione in medicina generale in modo condiviso e con la partecipazione delle componenti della professione che la rappresentano, insieme alle Regioni e agli Ordini dei medici, per lavorare su un progetto che abbia la prospettiva di dare una visione a lungo termine dello sviluppo della medicina generale nel sistema sanitario italiano, per formare medici più vicini ai bisogni. “La Fimmg – conclude la nota – auspica che tale emendamento sia nella forma e nella sostanza proposto per la medicina generale e non sulla medicina generale italiana.

Critica invece la posizione della FNOMCeO. “Non si può inserire nella Legge di Bilancio, liquidandola con un emendamento, una materia che richiede invece incontri preparatori e valutazioni da parte di tutti gli stakeholder” osserva il presidente Roberta Chersevani, affermando invece che la Federazione “promuove l’istituzione di un Tavolo Tecnico professionale al quale possano partecipare tutti gli attori coinvolti, al fine di fornire, in materia di Formazione del Medico di Medicina Generale, soluzioni operative e risposte coerenti che scaturiscano da un processo di concertazione e di sinergie tra Professione, Università, Parlamento e Governo”.

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