Si sentono spesso i medici legali lamentarsi di essere derubati della peculiare capacità di fare valutazioni del danno alla salute in termini di danno biologico e altro.

Poi invece ci si accorge che in verità fare valutazioni del danno biologico non è poi tanto difficile quando non c’è obbligo di legge di motivarle, né esiste la severità dei giudici a pretenderne una motivazione eziologica. Insomma perché gli ortopedici o altri specialisti non possono fare valutazioni medicolegali quando si tratta di dare solo «numeri» al lotto? Ecco è frequentissimo leggere relazioni medicolegali fatte da specialisti in medicina legale su pazienti poli-fratturati con danni tendinei, neurologici e psichiatrici che fanno valutazioni «sparando» numeri alla cui formulazione si giunge senza darne logica motivazione.

E’ il caso della ctu che alleghiamo in formato pdf all’interno della quale viene riportata la valutazione del medico di parte attrice che invece svolge adeguatamente il proprio incarico da specialista. Si desidera stimolare i colleghi medico legali ad esprimere motivata valutazione del caso (in termini di danno biologico) partendo dall’obiettività riportata sia dal ctu che dal fisiatra che ha visitato circa tre mesi prima il paziente ancorando il tutto alla diagnosi medicolegale che si può dedurre dagli atti allegati (perizia di parte attrice e CTU). Non penso ci sia altro da commentare ad eccezione di quelle particolarità che potrete rilevare nella ctu e nelle note critiche allegate. Si confida in una massiva collaborazione specialmente da parte di neo specialisti medico legali che ci seguono nei gruppi di Facebook (non si disdegneranno valutazioni motivate da parte dei specializzandi in medicina legale)

Dr. Carmelo Galipò

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Consulenza tecnica di parte

CTU

Note critiche alla CTU

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2 Commenti

  1. Il Dr. Carmelo Galipò poteva e doveva essere più preciso;
    -I postumi descritti dovevano essere inquadrati , anche in via analogica , nelle voci tabellari ministeriali con i corrispondenti valori percentuali
    -doveva precisare per ciascun postumo ,quale era la percentuale scelta e perché
    – doveva specificare se le lesioni fossero coesistenti e/o concorrenti
    -doveva spiegare come era arrivato alla valutazione complessiva che deve avere sempre , come riferimento , le valutazioni tabellari dei singoli danni , e la maggiore o minore incidenza sulla integrità psico-fisica del soggetto . Per il resto non male …..
    di danni tra loro concorrenti o coesistenti .

    • Caro collega quello che chiedi è sufficientemente descritto in relazione ed anche commentato. Spiegare se le lesioni sono concorrenti o meno mi sembra eccessivo quando quasi tutte le lesioni riportate agiscono su uno stesso sistema organo-funzionale. La specificazione della valutazione per ogni menomazione è superflua quando esistono delle tabelle che le indicano precisamente mentre quando si fa in via analogica e proporzionale vanno motivate dal ctu in perizia e dal ctp in contraddittorio ove il ctu abbia studiato prima il caso posto alla sua attenzione (e non è questo il caso). Quando si fa una valutazione del singolo danno conseguenza ritengo superfluo da parte del ctp approfondire la motivazione, mentre è il ctu che dopo la visita (che avviene dopo circa due anni da quella fatta dal ctp) deve rivalutare i postumi singolarmente e poi globalmente per farlo comprendere alle parti il proprio ragionamento. Anche perché il giudice terrà sempre conto della valutazione “super partes” del proprio ausiliario e non del ctp, ed è quindi il ctu a fare danni e non il ctp (con le dovute eccezioni!). Se tutti i ctp facessero una valutazione fatta come l’ha fatta il sottoscritto sarebbe un ottimo punto di partenza per un sereno contraddittorio. Fare come ha fatto il ctu (…così fan tutti!…purtroppo) è a dir poco dare i numeri al lotto, senza, comunque, voler affermare che la valutazione in astratto non potrebbe essere adeguata (nel caso de quo no, chiaramente).
      Vedi nella perizia di parte (nelle considerazioni ML) esiste anche una breve motivazione della ratio causale tra traumi e danni/postumi lamentati dall’attore il chè fondamentalmente spiega parzialmente la valutazione per singola menomazione e quella globale.
      Comunque hai ragione che poteva essere meglio specificato tutto, ma so sempre che quando un giovane paziente andrà a visita dopo molto tempo i postumi sono sempre un po’ migliorati.
      Grazie del contraddittorio

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