Utilizzata su una donna per la ricostruzione al seno dopo il tumore la prima matrice dermica umana presso la Città della Salute di Torino

È la prima volta, dopo anni di ricerca e sperimentazione, che viene effettuato questo intervento presso la struttura torinese, all’avanguardia nella bioingegneria.
Sebbene la mortalità sia in diminuzione la prima causa di morte oncologica fra le donne risulta ancora essere quella legata al tumore al seno. A una donna su 10 in fatti viene scoperto il cancro al seno. Le scoperte e le innovazioni scientifiche hanno consentito la ricostruzione delle mammelle in seguito a grandi interventi di mastectomia, e la tecnica più diffusa oggigiorno prevede il ricorso a protesi mammarie.
Si aprono ora invece nuovi orizzonti clinici nella medicina e nella chirurgia. È possibile utilizzare matrici dermiche umane acellulari (pezzi di derma privati della componente cellulare e di altri elementi in grado di provocare una reazione di rigetto), che permettono di finire il percorso ricostruttivo protesico più in fretta, con meno traumaticità e con un miglior risultato estetico finale.
È la prima volta che questo prodotto viene usato su una persona nell’ambito clinico. “Nell’ideare queste nuove matrici dermiche umane”, continua il dottor Pietro Maria Ferrando della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva della Città della Salute di Torino insieme al professor Paolo Bogetti della Clinica Universitaria il dottor Maurizio Stella e la dottoressa Carlotta Castagnoli della Banca della Cute della Città della Salute ha reso possibile questo intervento “abbiamo cercato di migliorare le performance biomeccaniche e di integrazione tissutale così da eliminare alcune delle complicanze che possono derivare dall’utilizzo delle matrici dermiche di origine animale”. “Inoltre l’origine da donatore permette di crearle “su misura”, ovvero di forma e dimensione specifiche per le singole pazienti, oltre ad un consistente risparmio sui costi d’intervento”.
È già possibile ipotizzare un suo utilizzo anche in altri ambiti clinici, come la ricostruzione della parete addominale dopo laparocele, nella cura delle ulcere cutanee, nella chirurgia ortopedica ed urologica, espandendone le potenzialità ed i benefici per i pazienti.
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