Lo scorso settembre è partita una fase sperimentale in alcune città italiane. Nei primi sei mesi il taser sarebbe stato utilizzato 48 volte

“A giugno arriva in dotazione delle forze dell’ordine la pistola elettrica”. Ad annunciarlo il ministro dell’interno Matteo Salvini in occasione della convention del partito nel Lazio.  Già lo scorso 5 settembre è iniziata una fase sperimentale che coinvolge le città di  Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi e Genova. Ad oggi secondo i dati del Viminale, il taser è stato protagonista 48 volte. Nella maggioranza dei casi sarebbe stato sufficiente minacciarne l’utilizzo per risolvere la situazione.
L’ultimo caso si è verificato lo scorso fine settimana a Genova. I poliziotti sono intervenuti nel quartiere Begato su richiesta di una donna vittima di maltrattamenti da parte del marito. Al loro arrivo l’uomo, un 40enne ubriaco, avrebbe cominciato a lanciare oggetti dalle scale urlando ‘Vi ammazzo’. L’utilizzo del taser con i dardi, dopo il lancio di una biciletta, ha consentito di bloccarlo. L’uomo si è accasciato a terra, rimanendo cosciente e poi è stato condotto in ospedale dove è stato sedato. Successivamente è stato arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, oltre ad essere denunciato dalla moglie per maltrattamenti

Il taser, abbreviazione di  Thomas A. Swift’s Electronic Rifle, usa l’elettricità per immobilizzare il soggetto colpito, facendone contrarre i muscoli e provocando dolorosi spasmi.

Una volta azionato, ‘lancia’ due piccoli aghi legati da fili elettrici al dispositivo. Questi, a contatto con il soggetto, trasferiscono una scarica ad alta tensione in brevi impulsi. Classificato tra le armi da difesa ‘meno che letali’, il dissuasore elettrico è stato tuttavia inserito dall’Onu nella lista degli strumenti di tortura. Secondo Amnesty International, inoltre, negli Usa l’arma sarebbe responsabile di centinaia di morti.
Il dispositivo è dotato di una memory card che registra la data, l’ora e il numero dei colpi sparati. Ha un raggio d’azione di poco meno di 7 metri e gli aghi sparati non devono penetrare negli abiti per agire. Attualmente è in dotazione alle Forze di polizia in circa 107 Paesi. Tra questi: Canada, Brasile, Australia, Kenya e, in Europa, Francia, Germania, Grecia e Regno Unito.
 
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