La situazione per quanto riguarda sanità pubblica e acquisto di medicinali è seria per Aifa. Nessuna regione rispetta il tetto di spesa ospedaliera

Si ritorna a parlare di sanità pubblica e acquisto di medicinali, e le notizie non sono buone.
La Aifa fa il punto sulla situazione e denuncia che, per quanto concerne sanità pubblica e acquisto di medicinali, nessuna delle regioni italiane rispetta il tetto di spesa ospedaliera. Anzi, c’è un buco di quasi un miliardo.
Al netto della spesa per vaccini e farmaci a carico del cittadino, infatti, nel periodo gennaio-giugno di quest’anno la spesa sanitaria si è attestata a 5.714 milioni di euro (il 10,2% del Fondo sanitario nazionale).

Si parla di uno scostamento rispetto al tetto del 6,89% pari a ben 966 milioni di euro.

Cifre altissime che rispondo quasi al miliardo di disavanzo, secondo il monitoraggio dell’Aifa sulla spesa farmaceutica gennaio-giugno 2017.
Ad aggravare il tutto c’è il fatto che vi sono molte differenze tra le regioni, sebbene tutte non rispettino il tetto massimo per la spesa ospedaliera.
Differente è l’andamento della spesa farmaceutica convenzionata a carico del Sistema sanitario nazionale.

Questa, al netto degli sconti, dei ticket regionali e della differenza dal prezzo di riferimento, oltre che del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a quota 4.220 milioni di euro.

Certo, un dato positivo rispetto all’anno precedente, visto che costituisce un aumento di 35 mln (+0,8%). Ma a fronte di ciò, diminuiscono i consumi, espressi in numero di ricette (299 milioni), dello 0,5% e l’incidenza del ticket, -1%.
Quanto al tetto programmato per la farmaceutica convenzionata si registra un avanzo di 44,8 milioni di euro.
Insomma, la situazione per sanità pubblica e acquisto di medicinali non è rosea e lo dicono i numeri.
Riguardo alla spesa per i farmaci che rientrano nel Fondo per gli innovativi, oncologici e non, essa è pari a 500 mln di euro. Per gli innovativi non anti-cancro sono stati spesi circa 371 milioni, sforando di circa 120 mln.
Infine, per i medicinali innovativi oncologici la spesa ha superato quota 187 milioni di euro. A restare non utilizzati sono quindi 62 milioni di euro.
 
 
 
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