Uno studio dell’Università di Siena ha dimostrato la possibilità di interferire nell’azione pro-tumorale di queste cellule, bloccando lo sviluppo dei tumori
Decisivo passo avanti nella conoscenza dei meccanismi che regolano l’azione dei macrofagi nello sviluppo dei tumori. Il risultato arriva da uno studio diretto dal professor Emanuele Giurisato del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Università di Manchester.
Il lavoro è stato pubblicato sull’autorevole rivista PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. La ricerca ha scoperto il ruolo di una particolare proteina, la ERK-5, nella proliferazione delle cellule cancerose; la possibilità di bloccare quest’ultima apre dunque nuovi scenari nelle strategie di cura.
In pratica, è stato provato che eliminando la proteina ERK-5, è possibile ridurre il numero dei macrofagi TAM e bloccare la loro azione pro-tumorale.
“Siamo riusciti a dimostrare – ha spiegato Giurisato – come nei topi la crescita di carcinoma si sia ridotta in assenza della proteina ERK-5”. Contemporaneamente si sarebbe creata una situazione infiammatoria anti-tumorale. “Questi risultati – ha proseguito– accrescono la possibilità che andare a colpire i macrofagi pre-tumorali attraverso una terapia che sopprima la proteina ERK-5 costituisca una nuova strategia per future cure anti-cancro”.
Da alcuni anni la ricerca ha focalizzato l’attenzione sul possibile ruolo dei macrofagi nella progressione e nella malignità dei tumori, in particolare nell’ambito dell’immunoterapia; ma la possibilità di controllare l’attività dei macrofagi sembrava lontana. Lo studio appena pubblicato apre invece nuove speranze, avendo scoperto e dimostrato meccanismi di riprogrammazione dei macrofagi.
Allo studio hanno contribuito i professori Cathy Tournier dell’Università di Manchester e William Vermi dell’Università di Brescia. La ricerca ha avuto il supporto di Marie Curie Research Fellowship, Worldwide Cancer Research, Fondazione Beretta, Cancer Research UK, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
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