Scoperti dai Nas diversi professionisti sanitari assenteisti. Si tratta di 11 tra medici e infermieri. Ipotesi di truffa per tutti e di peculato per tre di loro.

Truffa e peculato: sono queste le ipotesi di reato per i furbetti del cartellino smascherati alla Asl di Sassari. Si tratta di undici persone, tra medici e infermieri.

I carabinieri del Nas hanno scoperto infatti numerosi professionisti sanitari assenteisti tra i dipendenti dell’Asl sarda.

La scoperta è avvenuta grazie all’utilizzo di tre videocamere puntate sui cancelli e sull’apparato elettronico attestante la presenza in servizio dei dipendenti.

Grazie anche a numerosi pedinamenti e controlli, sono stati così scoperti molti furbetti del cartellino e le loro numerose assenze dal lavoro nel poliambulatorio della Asl di Sassari distaccata a Sorso.

Le ipotesi di reato di truffa e peculato (quest’ultima solo per tre di loro) hanno coinvolto gli undici professionisti in servizio presso la Asl.

Nella struttura si eseguono numerose prestazioni sanitarie. Sono infatti presenti ambulatori di igiene e sanità pubblica, ginecologia, ostetricia, pediatria, psicologia, punto prelievo e guardia medica.

Così, il sostituto procuratore Cristina Carunchio, ha iscritto nel registro degli indagati medici e infermieri coinvolti.

Ma dove andavano i furbetti del cartellino?

C’era chi andava a fare la spesa al supermercato, mancando dal lavoro per due ore. Chi dava una mano alla figlia all’edicola. Qualcuno invece si recava al bar dove stazionava assentandosi per oltre un’ora. Ma c’era anche chi si recava in banca e chi risultava assente per malattia, salvo poi venire ripreso a passeggio per la città.

Grazie all’attento lavoro dei Nas, è stato possibile scoprire e iscrivere nel registro degli indagati gli undici sanitari coinvolti.

Per la Procura, i lavoratori “simulavano la presenza in servizio, attestandola con il proprio badge, quando invece risultavano ingiustificatamente assenti dal posto di lavoro”.

In questo modo, “inducevano in errore l’Ats Sardegna circa la relativa presenza sul posto di lavoro, procurandosi un ingiusto profitto”.

Il gip di Sassari dovrà pronunciarsi ora sulla richiesta di sospensione dal servizio che il sostituto procuratore ha formulato per tutti. Oltre che sull’obbligo di dimora richiesto solo per tre dei dipendenti dell’Ats.

 

 

 

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