Nel momento del pagamento si realizza l’ingiusto profitto del truffatore

In caso di truffa online, se il pagamento avviene con carta ricaricabile, la competenza spetta al Giudice della località in cui la persona offesa effettua il pagamento. Il principio è stato fissato dalla Suprema Corte di Cassazione nella sentenza n. 7294/2017 che ha quindi fatto chiarezza su un aspetto in relazione al quale il nostro ordinamento non prevede una disciplina specifica.
Il reato di truffa, infatti, ai sensi dell’articolo 640 del codice penale, si ritiene integrato tutte le volte in cui un soggetto “mediante artifici e raggiri, inducendo talune in errore, procura a sé o ad latri un ingiusto profitto con altrui danno”. In presenza di tali elementi, la tutela si estende anche qualora la condotta delittuosa coinvolga soggetti che si trovano a distanza.
Tuttavia, l’assenza di una normativa ad hoc per la fattispecie della truffa che si realizza nell’ambito del commercio elettronico, ha comportato l’insorgere del problema dell’individuazione del giudice competente.
I dubbi, per quanto concerne in particolare i casi in cui il pagamento viene effettuato mediante una carta ricaricabile, derivano dalla difficoltà di individuare il luogo di commissione del reato.
Le carte prepagate, infatti, sono strumenti che possono operare anche in assenza di un conto corrente di appoggio e in ogni caso costituiscono una sorta di patrimonio a se stante che circola su canali separati.
Di conseguenza risulta impossibile determinare il luogo esatto in cui individuare la percezione dell’ingiusto profitto da parte del truffatore in quanto l’immediata disponibilità del denaro si verifica nel contesto di un circuito elettronico non individuabile nello spazio.
Per la Suprema Corte, quindi, ai sensi dell’articolo 9 del codice di procedura penale, la competenza territoriale spetta al giudice dell’ultimo luogo in cui è avvenuta una parte dell’azione o omissione.
Poiché il conseguimento dell’ingiusto profitto, nei casi in questione, si verifica nel momento stesso in cui la parte offesa procede al versamento del denaro sulla carta ricaricabile intestata al soggetto truffatore, la competenza territoriale è radicata nel luogo in cui viene effettuato il versamento.

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