Il progetto WeAvv è promosso dagli ordini territoriali di Lecce, Taranto, Brindisi, Trani e Foggia ed è finanziato dalla Regione Puglia

Si chiama WeAvv il progetto di conciliazione “vita-lavoro” promosso dall’Ordine degli Avvocati di Bari e promosso dalla Regione Puglia per contrastare il calo di reddito tra gli avvocati. L’iniziativa è stata presentata a Bari alla presenza, tra gli altri, del sub commissario dell’Ordine, Francesco Tedeschi, e della coordinatrice del progetto Giovanna Brunetti. Il calo di reddito tra gli avvocati è, secondo le stime, un dato allarmante e diffuso in tutta la regione, tanto che il progetto WeAvv coinvolgerà attivamente anche gli Ordini territoriali di Lecce, Taranto, Brindisi, Trani e Foggia.
Dal 2010, infatti, le entrate tra gli avvocati sono calate di 10mila euro all’anno. Da questa situazione è nata l’idea di creare un fondo di sostegno per gli iscritti che abbiano almeno un figlio e un reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 40mila euro.
Il progetto, realizzato tramite un finanziamento di 824mila euro provenienti dal “Fondo Pubblico – Privato per il sostegno ai genitori” e stanziato dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, consentirà – agli avvocati con i requisiti per farlo e ai praticanti abilitati – di presentare domanda di accesso al Fondo.
Ma che tipo di prestazioni potranno essere finanziate del fondo?
“In funzione della tipologia della spesa – ha spiegato Brunetti – potranno essere erogati fino a 1.200 euro l’anno per le spese dei minori (prestazioni di cura, baby-sitter e colf), trasporto e mensa collegati alle attività scolastiche, spese formative, sportive e ludiche, lezioni di ripetizione, recupero e sostegno scolastico (compreso l’acquisto di testi)”.
Come è emerso dall’incontro di presentazione, infatti, “WeAvv” avrà il compito di sostenere la genitorialità e farsi carico delle difficoltà che sta affrontando la professione forense.
A fronte di un reddito medio degli avvocati italiani nel 2015 di 38.385 euro, infatti, quello dei colleghi pugliesi si è attestato intorno 22.178 euro. Una discrepanza notevole che non è passata inosservata tra i vari Ordini territoriali. Un altro gap importante, in Puglia, è quello di genere: le avvocatesse, infatti, nel 2015 hanno conseguito mediamente un reddito di 13.234 euro, meno della metà dei colleghi uomini, con un reddito vicino ai 29.298 euro.
“Per la prima volta l’avvocatura pugliese – ha dichiarato Francesco Tedeschi, sub commissario dell’Ordine – con il fondo per la genitorialità si dimostra unita e solidale nei confronti dei colleghi più bisognosi”.
A occuparsi della gestione del fondo, sarà il Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine di Bari, il quale avrà anche il compito di valutare le richieste di contributo provenienti dall’applicazione WeAvv.
Un’importante novità, questa introdotta dal progetto WeAvv, che consentirà ai professionisti in difficoltà, e soprattutto alle donne già vittime di un gap notevole per quanto concerne le loro parcelle, di ricevere un aiuto economico consistente.
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