L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha rivisto la decisione relativa all’ astensione nazionale dalle udienze prevista dal 17 settembre. Decisivo l’incontro con il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, che ha stabilito l’avvio di un tavolo tecnico per la revisione della contestata ‘riforma Orlando’
E’ stata revocata l’astensione nazionale dei giudici di pace prevista dal 17 settembre al 14 ottobre prossimi. Lo annuncia in una nota l’Unione nazionale Giudici di pace (Unagipa).
Alla base della decisione le rassicurazioni ricevute dal sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, nel corso di un incontro con le Associazioni di categoria. L’appuntamento, inizialmente previsto per metà settembre, è stato anticipato allo scorso 30 agosto.
In quell’occasione Morrone – spiega l’Unagipa – ha stabilito l’avvio di un tavolo tecnico per la revisione della contestata ‘riforma Orlando’, con inizio immediato dei lavori.
Entro il 6 settembre, su richiesta del sottosegretario, dovranno essere comunicati i nomi dei partecipanti al tavolo. Tra questi figureranno, tra l’altro, rappresentanti dei Giudici di Pace, dei Giudici onorari di Tribunale, dei Giudici dei Viceprocuratori onorari. Ma anche del Consiglio nazionale forense, della Cassa nazionale forense, dei Giudici ausiliari e dell’Associazione nazionale Magistrati.
Nel corso dell’incontro, inoltre, sono state prese in esame le richieste delle associazioni di categoria, in relazione a temi come le indennità e le incompatibilità. Da risolvere poi i nodi che riguardano il numero delle udienze settimanali, l’età pensionabile e la materia previdenziale.
“Prendo atto – afferma il presidente nazionale Unagipa, Maria Flora Di Giovanni – che per la prima volta nei confronti della magistratura onoraria si avvia un percorso serio e credibile, che tiene conto dell”impegno inserito nel contratto di governo in merito alla revisione della riforma Orlando”.
In tale ottica, anche Morrone ha evidenziato apprezzamento per il fatto che l’Unagipa abbia riconosciuto l’impegno del Governo, esprimendo soddisfazione per la decisione relativa alla revoca dello sciopero.
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