Dal 26 aprile ai 199 Comuni ‘pilota’ se ne aggiungeranno altri 350

Con la circolare n. 4 del 2017, il Ministero dell’interno ha rilanciato la diffusione della carta di identità elettronica ricordando che, a partire dal 4 luglio del 2016 è stata avviata la prima fase di dispiegamento della CIE presso 199 Comuni.
A partire dal prossimo 26 aprile 2017, in conformità al piano di dispiegamento approvato dalla Commissione interministeriale della CIE, ai Comuni ‘pilota’ se ne aggiungeranno altri 350 con i quali sarà coperto il 50% della popolazione; una seconda fase assicurerà poi la copertura del 100% dei residente in Italia.
I comuni interessati non potranno più consegnare il documento in formato tradizionale cartaceo tranne alcune eccezioni di “reale e documentata urgenza”. In ogni caso, le carte d’identità nel tradizionale formato cartaceo e quelle elettroniche rilasciate sino all’emissione della CIE manterranno la propria validità sino alla scadenza prevista.
La nuova CIE oltre ad essere uno strumento di identificazione del cittadino è anche, per i soli cittadini italiani, un documento di viaggio in tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea e in quelli con cui lo Stato italiano ha firmato specifici accordi.
Il progetto, come sottolineato nella circolare ministeriale, “è finalizzato ad incrementare i livelli di sicurezza dell’intero sistema di emissione attraverso la centralizzazione del processo di produzione, personalizzazione e stampa, a cura dell’IPZS, nonché mediante l’adeguamento della carta agli standard internazionali di sicurezza e a quelli anticlonazione e anticontraffazione in materia di documenti elettronici”.
La carta d’identità elettronica è grande quanto la tessera sanitaria o il bancomat, ed è realizzata con le tecniche tipiche della produzione di carte valori, integrata “con un microprocessore senza contatto per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell’identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale)”.
La CIE, inoltre, conterrà tutta una serie di informazioni in più rispetto alla tradizionale cartacea, tra queste la facoltà per il cittadino maggiorenne di indicare il consenso o il diniego alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte. Il corrispettivo per il suo rilascio è pari a 16,79 euro.
 

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