Il camice bianco si è opposto alla richiesta di un paziente relativa al rilascio di un certificato medico senza visita per giustificare l’assenza dal lavoro
Pretendeva un certificato medico per giustificare l’assenza dal lavoro senza essere visitato. Di fronte alle perplessità del camice bianco, che pretendeva di riscontrare la presenza di eventuali patologie, il paziente avrebbe dato in escandescenza. Prima avrebbe minacciato il professionista di non farlo uscire dallo studio se non gli avesse rilasciato il referto. Poi sarebbe passato dalle parole alle mani, aggredendolo fisicamente e spingendolo contro la porta prima di allontanarsi.
E’ accaduto a Castellarano, nel comprensorio ceramico reggiano. L’episodio, reso noto in queste ore, risale alla notte del 12 ottobre scorso. La vittima è un dottore in servizio come guardia medica che ha riportato lesioni alla mano, giudicate guaribili in tre giorni. Il camice bianco ha raccontato l’accaduto ai carabinieri della locale stazione.
I militari hanno quindi avviato le indagini per identificare il paziente acquisendo elementi incontrovertibili nei confronti di un 40enne del Paese.
L’uomo, riconosciuto peraltro anche dal medico aggredito, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’accusa nei suoi confronti è di minaccia a pubblico ufficiale incaricato di pubblico servizio e lesioni personali.
Secondo un sondaggio condotto negli scorsi mesi dall’Anaao Assomed su 1280 medici, il 65% circa dei partecipanti ha dichiarato di essere stato vittima di aggressioni. Di questi il 66,19% ha riferito aggressioni verbali mentre il 33,81% aggressioni fisiche.
La percentuale di aggressioni sia fisiche che verbali è più alta al Sud e nelle isole (72,1%). Il fenomeno, inoltre, sembra interessare maggiormente i medici che lavorano in Pronto Soccorso e 118, con percentuali pari all’80,2%. Rispetto alle aggressioni fisiche invece, sono particolarmente colpiti i medici dei reparti di Psichiatria/SERT (il 34,12% di tutte le aggressioni fisiche) e i medici di Pronto soccorso/118 (20,26%).
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