Cittadini contro il cemento: «stop al nuovo supermercato»

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Ricercatori, docenti, studiosi della città, dell’ambiente e del territorio si rivolgono all’amministrazione di Roma Capitale perché venga immediatamente bloccata la costruzione di un supermercato in via dell’Acqua Bullicante 248.

ROMA_ I cittadini del quartiere Torpignattara nei mesi scorsi hanno denunciato lo scempio avvenuto all’interno del cantiere all’interno del Comprensorio Casilino: disboscamento selvaggio di centinaia di alberi, accatastamento di ingenti quantità di amianto, abbattimenti e rimozioni senza alcuna attenzione al patrimonio archeologico e naturalistico. Il cantiere sorge in una zona sottoposta a vincolo, denominata “Ad duas lauros”. Purtroppo la lentezza e il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni hanno causato un “vuoto” di pianificazione e di decisione che ha di fatto avallato, contro ogni interesse pubblico, il sorgere di una struttura di vaste proporzioni in un territorio già ampiamente saturo.

Le associazioni ambientaliste e i comitati di cittadini contro il cemento combattono da anni per il rispetto del vincolo “Ad duas lauros”, l’unico strumento in grado di salvaguardare le peculiarità storiche e ambientali di una delle pochissime porzioni del quadrante ancora libere dal cemento. Grazie alla loro mobilitazione nei mesi scorsi è emersa la natura farraginosa e poco trasparente delle procedure di autorizzazione per l’edificazione del supermercato. A ciò è seguito un primo blocco dei lavori decretato dal Presidente del V municipio, blocco che però è stato sospeso nel mese di agosto, quando la Soprintendenza, ha di fatto negato l’esistenza del vincolo contraddicendo il testo del Decreto Ministeriale che invece lo aveva istituito.

In una delle zone più inquinate e densamente popolate d’Europa sta per sorgere un supermercato a più piani, con annesse unità abitative e parcheggi, privo di qualsiasi utilità per gli abitanti del quartiere. Se l’amministrazione derogherà su quest’area, creerà un precedente che darà il via libera ad altre costruzioni. «Al contrario – sostengono i comitati a gran voce – sentiamo la necessità di avviare un percorso che garantisca senza ambiguità la tutela dell’area “Ad duas lauros” nella sua integrità. Riteniamo altresì improrogabile l’avvio di una pianificazione trasparente e partecipata che porti nel più breve tempo possibile a destinare l’area a parco pubblico. La maggioranza capitolina oggi al governo della città ha l’occasione per dimostrare di essere concretamente dalla parte della salute e del benessere dei suoi cittadini, schierandosi contro un progetto irrazionale e anacronistico».

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