Colf malata terminale, i datori di lavoro stipulano sei assicurazioni sulla vita

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Marito e moglie romani, entrambi medici, devono rispondere dell’accusa di tentata truffa ai danni della loro colf, una ragazza di 30 ecuadoriana, morta di cancro.

Un tumore che non le avrebbe permesso di vivere ancora a lungo. I due medici coinvolti, datori di lavoro della vittima, certi delle condizioni di salute gravi della ragazza che per anni li aveva serviti in casa, l’hanno “invitata” a stipulare non una, ma ben sei assicurazioni sulla vita per spuntare la cifra più alta possibile, 730 mila euro, omettendo di comunicare il reale stato di salute della colf.

La vicenda dei due medici truffatori è stata raccontata dal Il Messaggero e rivela che i due dottori, non sono riusciti ad incassare il premio grazie alle compagnie assicurative che, dopo la morte della colf, hanno scoperto il piano diabolico e lo hanno denunciato per truffa alle autorità. I coniugi in camice bianco sono sotto processo come richiesto dal sostituto procuratore Laura Condemi.

Nel Natale del 2006, la collaboratrice domestica durante il servizio a casa della coppia, si era accasciata per terra con forti dolori addominali. I datori di lavoro la soccorrono accompagnandola presso l’ospedale privato in cui la moglie lavorava e sottoponendola ad una serie di esami che non lasciano dubbi sulle sue condizioni di salute: gravissime.

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