Il sindacato annuncia la presentazione di un parere pro veritate per dare un contributo giuridico e di merito sulla questione in risposta alle critiche della Fimmg

Dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito alle trattative per il rinnovo della Convenzione di medicina generale arriva dallo Smi, Sindacato Medici Italiani, un ulteriore richiamo al dialogo in nome della difesa della la sanità pubblica e dei medici italiani. Sull’Acn il Sindacato, annuncia una segreteria nazionale straordinaria e una conferenza stampa in programma martedì prossimo, 12 luglio, nel corso della quale sarà presentato un parere pro veritate che conferma, appunto, le preoccupazioni dello Smi “sull’evidente contrasto con la Legge Balduzzi e con il Patto per la Salute”.

Intanto il segretario Pina Onotri si è espressa in all’ultimo attacco arrivato dalla Fimmg. “La polemica può essere utile – afferma Onotri – basta avere una sana cultura democratica e liberale. Purtroppo in questi mesi a fronte di una ricerca di dialogo e sintesi, almeno da parte della mia sigla sindacale (ma non solo), si è contrapposto da parte di alcuni sindacati la logica dello scontro e, se mi consentite una citazione, la famigerata sindrome del Marchese del Grillo. Tuttavia – continua il segretario – visto che il nostro compito è quello di difendere i medici italiani, e i cittadini, tanto dallo smantellamento costante della sanità pubblica, quanto dai continui attacchi alla nostra professionalità, siamo ancora qui a ribadire l’importanza di una azione comune, pur nelle nostre storiche differenze”.

Onotri, quindi, insiste sull’illegittimità dell’Atto di indirizzo, rispondendo alla Federazione dei Medici di Medicina Generale che nei giorni scorsi aveva invitato lo Smi ad “attivare gli atti conseguenti, che imporrebbero documentate denunce alla magistratura”. Nel rinviare alla conferenza stampa di martedì prossimo per un contributo giuridico e di merito sulla questione, Onotri conclude ricordando “agli improvvisati ‘giuristi’ della Fimmg che questo tipo di provvedimento non si può impugnare e che la nuova Convenzione ancora non è stata firmata, quindi si potrà ricorrere ai tribunali solo in un secondo momento”.

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