È morta dopo essersi sottoposta a un intervento di routine. Nel registro degli indagati sei medici

Dopo essere stata ricoverata presso il “Vittorio Emanuele”, la struttura ospedaliera di Catania, Giuseppina Camiolo,  68 anni e docente in pensione di Nicosia (Enna), è stata sottoposta venerdì mattina a un intervento di chirurgia addominale considerato di routine.
L’intervento era riuscito perfettamente e anche le condizioni di salute della donna erano buone tanto che sabato mattina aveva invitato i suoi familiari dall’astenersi di andare a trovarla nel corso della giornata. Una delle figlie però aveva preferito salutare la madre e recatasi in ospedale intorno alle 18 era stata informata dal personale sanitario che la donna avrebbe dovuto sottoporsi a un nuovo intervento ma questa volta d’urgenza per complicanze in seguito alla prima operazione.
Poco dopo le 22 marito e le figlie hanno ricevuto la notizia del decesso nel reparto di chirurgia della struttura. Secondo quanto riportato nella denuncia presentata dalla famiglia della signora Giuseppina, fino alla mezzanotte non è stato possibile vedere il corpo della donna. Predisposta l’autopsia i primi dati sembrano evidenziare un anomalo riversamento di sangue dei tessuti. La salma ora è stata consegnata ai familiari che appunto hanno presentato una denuncia alla Procura di Catania che oltre ad aver predisposto l’immediata autopsia ha iscritto nel registro degli indagati per la morte della donna sei medici dell’ospedale aprendo un fascicolo come omicidio colposo.

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