Con i nuovi criteri di accesso l’obiettivo è il trattamento di 240mila pazienti in 3 anni

Trattamenti più rapidi ed efficaci per l’eliminazione dell’epatite C. Sono in arrivo i farmaci di ultima generazione per combattere il virus e, con i nuovi criteri di accesso ai farmaci stabiliti dall’Aifa in accordo con le società scientifiche, si amplia la platea dei beneficiari. L’obiettivo è il trattamento di 240mila pazienti in tre anni. Per renderlo possibile è stato reso strutturale un fondo dedicato di 1,5 miliardi di euro (500 milioni annui).
Lo ha ribadito ieri il direttore generale dell’Agenzia, Mario Melazzini, che ha spiegato come l’accesso a un maggior numero di pazienti dipenderà anche dalla disponibilità delle aziende produttrici a contrattare prezzi più bassi per il Servizio sanitario nazionale. La quasi totalità delle aziende, tranne una, avrebbe risposto in modo positivo alle negoziazioni.
I prezzi finali dei nuovi farmaci, ha sottolineato Melazzini, “saranno etici e sostenibili e, soprattutto, le Regioni sapranno in modo preciso quanto costerà ogni singola terapia”. I nuovi farmaci, inoltre, avranno un prezzo inferiore rispetto a quelli utilizzati finora e in alcuni casi non dovranno essere utilizzati in associazione ad altri farmaci, consentendo una riduzione del costo unitario dell’intero ciclo di cura.
Attualmente, i super farmaci disponibili per il trattamento dell’epatite C sono sei. La durata della terapia varia dalle 8 alle 48 settimane di trattamento. Finora sono stati avviati ai trattamenti 70.698 pazienti, sulla base di sette criteri di rimborsabilità che hanno previsto l’accesso modulato dei malati di epatite C in base al principio di urgenza clinica.
Con i nuovi 11 criteri di trattamento elaborati dall’Aifa sarà però possibile trattare tutti i pazienti per i quali è indicata e appropriata la terapia. I nuovi criteri non rispondono a un ordine gerarchico e saranno implementati nei Registri di monitoraggio dell’Aifa: si tratta di criteri di trattamento, non di rimborsabilità, e per questo tutti i pazienti avranno la possibilità di mettersi in lista essendo presi in carico dagli specialisti dei centri prescrittori e, a seconda della scala di priorità e del quadro clinico, potranno essere trattati entro i tre anni stabiliti.

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