Ripartono settori manifatturiero ed edile; possibilità di visitare i propri congiunti e di svolgere attività motoria. Ma Conte avverte: Fase 2 non può essere intesa come un ‘liberi tutti'”
Scatta oggi nel nostro Paese la cosiddetta Fase 2, con più di 4 milioni di persone che torneranno al lavoro. Secondo un’indagine della Fondazione studi consulenti del lavoro si tratta soprattutto di over 50 e in prevalenza al Nord. Ripartono, in particolare, diverse attività produttive e industriali, le attività per il settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso ad essi correlati, con l’obbligo di rispetto delle regole vigenti in materia di sicurezza sul lavoro. Bar e ristoranti potranno riaprire ma esclusivamente offrendo servizi da asporto, che si aggiungono all’attività di consegna a domicilio già consentita.
“Entriamo nella ‘Fase 2’ dell’emergenza” ha sottolineato in un’intervista alla Stampa il Premier Giuseppe Conte. “Questo non casualmente, ma grazie al poderoso sforzo collettivo che abbiamo fatto tutti insieme e che ci ha permesso di ricondurre a un livello accettabile la soglia del contagio. Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un ‘liberi tutti'”.
Il Dpcm emanato dal Governo lo scorso 26 aprile, prevede poi altre novità quali la possibilità delle visite ai propri congiunti che vivono nella stessa Regione e la riapertura di parchi e giardini pubblici, pur nel rispetto delle prescrizioni sanitarie ed evitando comunque gli assembramenti.
Al riguardo, i sindaci potranno decidere di chiudere nuovamente e in via temporanea i parchi, qualora il divieto di assembramento non potesse essere garantito. Diventa poi obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico (quali mezzi di trasporto pubblico ed esercizi commerciali).
Il Decreto sancisce anche l’obbligo di rimanere all’interno della propria abitazione per tutti coloro che presentano sintomi legati a sindromi respiratorie e una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Da oggi, inoltre, si può tornare a effettuare l’attività motoria e quella sportiva, individualmente, anche distanti da casa, mentre un’altra importante novità riguarda la possibilità di svolgere celebrazioni funebri, con un numero di partecipanti massimo fissato in 15 persone, indossando le mascherine protettive e possibilmente all’aperto.
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