Il Sindacato Medici Italiani evidenzia come nonostante l’incremento delle borse, per migliaia di medici il diritto alla formazione non sia ancora garantito

Si è tenuto ieri al MIUR un incontro tra il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e una delegazione dello SMI composta dal Segretario generale Pina Onotri, dalla Responsabile Nazionale Area Formazione e Prospettive Delia Epifani e da Pietrino Forfori, rappresentante del Sindacato e componente dell’Osservatorio sulla Formazione del Ministero della Salute.

“Il Sindacato Medici Italiani e la sua Area Formazione – si legge in una nota dell’Organizzazione – hanno da sempre sostenuto la necessità di una formazione di qualità da garantire a tutti i medici laureati. Allo stato attuale, però, non solo non è sempre garantita la qualità della formazione, ma per migliaia di medici la formazione non è garantita affatto. Seppur aumentate nell’ultimo anno, le borse di studio stanziate nel 2019 risultano comunque insufficienti per permettere a tutti i medici di completare il proprio percorso formativo”.

“E’ evidente – sottolinea lo SMI – che un aumento notevole del numero di borse disponibili deve necessariamente accompagnarsi ad un aumento del numero di poli formativi attrezzati ad accogliere i medici specializzandi. Per questo motivo il ruolo di vigilanza dell’Osservatorio Nazionale per le Specializzazioni Mediche e dello stesso MIUR dovrà essere quanto mai centrale”.

“Inoltre, nell’ottica di ridefinizione del ruolo del Medico di Medicina Generale all’interno del SSN e nell’ottica del far riacquistare a tale professione dignità pari a qualsiasi altro tipo di percorso specialistico riteniamo fondamentale – sottolineano dal Sindacato – la creazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale. Tale scuola, già presente in altre realtà europee, dovrebbe avere come capo saldo l’integrazione tra le Reti Ospedaliere, l’Assistenza Sanitaria Territoriale e l’Università, al fine di garantire una formazione pluridisciplinare che è essenziale per un Medico di Medicina Generale”.

Per la sigla sindacale il passaggio da Corso di Formazione a Scuola di Specializzazione deve essere graduale e deve procedere per step.

“Per questo – prosegue la nota – riteniamo opportuno iniziare il processo di cambiamento applicando su tutto il territorio nazionale il modello del Dipartimento Misto Università-Medici di Medicina Generale che è stato di recente ratificato in Liguria. Grazie a tale Dipartimento, infatti, è possibile un contatto reale e costruttivo tra realtà diverse che potranno contribuire al miglioramento della formazione in medicina generale. L’adozione di questo modello in tutte le Regioni, inoltre, sarebbe estremamente utile per uniformare gli standard formativi del CFSMG che, invece purtroppo, sono molto variegati”.

Leggi anche:

CONTRATTO NAZIONALE DI MMG, LE PROPOSTE DELLO SMI ILLUSTRATE AL MINISTERO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui