Respinto il ricorso di un uomo condannato per il reato di furto in abitazione, che chiedeva la derubricazione della qualificazione giuridica del fatto

Al fine di trarne profitto, si era introdotto in un albergo, temporaneamente chiuso al pubblico e, quindi, da considerarsi privata dimora, impossessandosi di monete per un valore pari a cinque euro. Questa l’accusa rivolta a un uomo condannato, in sede di merito, a otto mesi di reclusione e 206 euro di multa per il reato di furto in abitazione (art. 624 bis c.p.).

L’imputato aveva proposto ricorso per cassazione deducendo vizio di violazione di legge penale e vizio di motivazione, in relazione all’art. 624 bis del codice penale, con conseguente riqualificazione giuridica del fatto ai sensi dell’art. 624, eventualmente in forma aggravata. A sostegno della propria tesi, la difesa aveva richiamato la giurisprudenza di legittimità, secondo la quale la privata dimora è esclusivamente il luogo in cui si svolgono atti della vita privata, soggetto alle regole della privacy.

Secondo il ricorrente, l’albergo, pur chiuso al pubblico, era aperto occasionalmente per lo svolgimento di lavori di manutenzione; in ogni caso la hall, in cui era stato perpetrato il furto, era accessibile a chiunque, indipendentemente dalla chiusura all’esterno della struttura. Pertanto, a suo avviso, mancavano i requisiti di destinazione del luogo ad atti della vita privata.

La Suprema Corte, con la sentenza n. 4444/2020 ha ritenuto di respingere il ricorso, in quanto infondato.

Gli Ermellini hanno sottolineato che, secondo la giurisprudenza di legittimità, ai fini della configurabilità del reato previsto dall’art. 624 bis c.p., “rientrano nella nozione di “privata dimora” i luoghi che hanno le caratteristiche proprie dell’abitazione o nei quali si svolgono atti della vita privata in modo riservato e con preclusione dell’accesso a terzi, non essendo sufficiente che si tratti soltanto di luoghi in cui si svolgono non occasionalmente atti della vita privata”.

Ne consegue che la nozione di luogo di privata dimora ricomprende altresì luoghi in cui in via transitoria si svolgono atti di natura privata, non intendendosi come tali in via esclusiva luoghi destinati in senso stretto ad abitazione. Anche un luogo pubblico, in cui transitoriamente si esplicano atti privati, va ricondotto a tale nozione.

Si deve, quindi, concludere – affermano dal Palazzaccio – che non è sufficiente il fatto che il furto avvenga in un albergo, ossia in un esercizio destinato all’affluenza del pubblico, per escludere il reato di cui all’art. 624 bis c.p..

Nel caso in esame, la condotta dell’imputato era stata posta in essere nella hall di un hotel chiuso per la stagione invernale e aperto temporaneamente per lo svolgimento di lavori di ristrutturazione, sicché l’introduzione della hall era stata furtiva e non concomitante ad un’apertura dell’esercizio al pubblico. Non sussistono, pertanto, i presupposti per la richiesta derubricazione della qualificazione giuridica del fatto.

La redazione giuridica

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1 commento

  1. avevo prenotato una vacanza presso hotel Baia dei Mulini provincia di Trapani (Erice) hotel 4 stelle arrivò il 18/05/2022 partenza il 19/06/2022 una volta arrivati io mia moglie e i miei due bambini ci siamo trovati bene infatti ho visto mia moglie felice allora ho prenotato un altra notte cioè del 19/06/2022 il 20/06/2022 partenza di ritorno nella notte del 19/06/2022 ho lasciato 200 euro nel comodino destro dove ho dormito io sotto una busta durante la giornata io mia moglie e i bambini siamo stati una giornata intera mare e piscina in camera siamo tornati solamente per prendere da mangiare per i bambini addirittura con mio figlio di 18 mesi mentre stavo entrando andando nella mia camera stavo cercando di trovare la chiave per aprire la porta e c’era una cameriera una addetta della struttura non so chi fosse però senza chiedermi chi fossi io per una identificazione mi ha aperto la porta poteva essere qualsiasi altra persona ma lasciando stare questo in serata che rientriamo in camera x andarci a fare la doccia vado a controllare il cassetto e non trovò più i soldi nel comodino ho cercato ma niente vado alla reception e il ragazzo mi dice c’è la cassaforte io e mia moglie non ci siamo accorti di questa cassaforte ma cassaforte o meno quello che sia non importa questo perché allora una persona in camera non può lasciare niente ?? comunque questo è tutto quello che ci è successo una bruttissima vacanza rovinata ho svolto denuncia e tutto aspetto un riscontro il direttore a da lunedì 20/06/2022 che mi ha detto di fidarmi di lui perché stava cercando di sistemare la situazione oggi in data 24/06/2022 mi ha detto che la sede di Milano cioè i suoi superiori hanno detto che non avrò nessun eventuale rimborso e mi ha detto che per una prossima volta se prenoto presso la loro struttura mi farà un eventuale sconto ho risposto che sto procedendo per via Legale

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