Il Presidente della Conferenza delle Regioni, in un post su Facebook sulla legge sui vaccini: obbligatorietà flessibile è un ossimoro

“L’organizzazione del sistema scolastico e del servizio sanitario non possono essere presi in ostaggio dal battibecco quotidiano”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, interviene in un post su facebook sul dibattito relativo alla legge sui vaccini presentata da Lega e Movimento 5 Stelle.

Il Governatore dell’Emilia Romagna si rivolge in particolare alla titolare del Dicastero della Salute, Giulia Grillo. “C’è una legge sui vaccini e quella andrebbe correttamente applicata. Ministra Grillo ascolti la comunità medica e dia un’informazione corretta e ordinata a famiglie e operatori, altrimenti è il caos”.

Dal post scaturisce una discussione con altri utenti, nell’ambito della quale Bonaccini prosegue il suo attacco. “Com’è possibile che a poche settimane dall’avvio dell’anno scolastico si proceda a tentoni prima dicendo che serve obbligo vaccinale, poi che basta autocertificazione (senza spiegare chi controllerebbe e quali sanzioni applicare), poi che si utilizzerà obbligatorietà flessibile che è un ossimoro”.

Il Governatore ricorda poi di essere stato il primo Presidente di regione ad aver introdotto l’obbligo vaccinale negli asili nido, “che non sono di competenza statale”.

“In un anno – sottolinea – la copertura vaccinale dopo otto anni di calo è’ passata dal 93 ad oltre il 97%”. Ben oltre la soglia di sicurezza indicata dall’ OMS per permettere a tutti i bambini di poter frequentare in sicurezza le strutture scolastiche

A chi, invece, rimarca la chiarezza del Ministro in materia, Bonaccini risponde segnalando tre cose.
“1. Un mese fa ha incontrato commissione salute delle regioni alla presenza degli assessori regionali e difendendo necessità di vaccinazione non ha profferito parola su intenzione di non applicare la legge; 2. Successivamente ha pubblicamente dichiarato che non si applicava obbligatorietà per l’anno scolastico che sta per cominciare indicando autocertificazione, ma senza dire chi avrebbe controllato e quali sanzioni sarebbero intervenute nel caso di trasgressione della legge; 3. Poi pochi giorni fa si è inventata l’obbligo flessibile, che appare semplicemente surreale come provvedimento”.

 

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