Il Ministro della Salute interviene sul tema della formazione dei medici specialisti: unico canale formativo è garanzia di omogeneità, dinamismo e flessibilità

“Credo che sia finalmente ora di aggiornare il Contratto di formazione specialistica, elevandolo a vero e proprio contratto di formazione-lavoro”. Il Ministro della Salute Giulia Grillo, in un post su Facebook, interviene sul tema della formazione dei medici specialisti, pur specificando che la competenza spetta prioritariamente al MIUR.
“Penso che sia utile ragionare – prosegue – su un unico canale formativo, garante di omogeneità ma anche dinamismo e flessibilità per tutti i nostri giovani professionisti, guidati e supervisionati nel percorso dall’ Università, inseriti in reti formative ampliate con un più ampio e maggiore coinvolgimento delle strutture SSN”.
“Il medico in formazione – sottolinea Grillo – pur non potendosi considerare sostitutivo del personale strutturato, è pur sempre un professionista e non un semplice studente. Ritengo opportuno che via via che le competenze, necessariamente da certificare, siano apprese, queste possano consentire a questi professionisti di contribuire in un contesto regolato, legale e trasparente, all’erogazione delle prestazioni nel nostro servizio sanitario”.

Il Ministro evidenzia come In tanti Paesi europei sia già così.

“Non prendiamoci in giro – aggiunge – sappiamo tutti che negli ospedali universitari gli specializzandi già giocano un ruolo cruciale nel sostegno del sistema e nel suo funzionamento. Ma perché non estendere questo effetto positivo anche alle altre strutture e con le tutele necessarie?”
Secondo Grillo, per azzerare l’imbuto formativo e affrontare efficacemente l’ereditata carenza di medici specialisti, tutti gli attori devono far squadra. Stato e Regioni possono concorrere a ripensare in un nuovo contratto il ruolo del medico specializzando. In tal modo garantirebbero sia la formazione che un importante potenziamento di cui oggi i nostri servizi sanitari hanno bisogno.

Le dichiarazioni della titolare del dicastero della Salute hanno riscosso il plauso dell’associazionismo della dirigenza medica.

Quella degli Ospedali di Insegnamento – sottolinea l’Anaao Assomed è un’idea nata 40 anni fa e perseguita tenacemente negli anni dallo stesso sindacato, nella convinzione che “mettere a disposizione dei futuri medici l’immensa casistica clinica trattata nelle strutture del SSN, la cultura professionale e le sofisticate capacità tecniche dei medici che vi operano rappresentasse una chiave di volta per la sostenibilità e lo sviluppo del sistema sanitario pubblico”.
La soluzione indicata dalla Ministro Grillo, per Anaao e Anaao Giovani, rappresenta “un passo storico e lungimirante”. Recuperare il ruolo professionalizzante degli Ospedali “rappresenta la strada maestra per garantire insieme il futuro dei giovani medici e quello dei sistemi sanitari”.
 
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