Duplice dramma a Bergamo: una donna di 36 anni è morta dopo aver partorito una bimba priva di vita con un cesareo d’urgenza

La Procura di Bergamo aprirà un’inchiesta per fare luce sul duplice dramma che si è consumato martedì scorso, quando una 36enne originaria del Burkina Faso, è morta dopo aver partorito una bimba priva di vita. La donna, già mamma di due bambine di 7 e 11 anni, era stata sottoposta a un cesareo d’urgenza, ma la sua piccola era deceduta nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarla.

A ricostruire l’accaduto è la stessa Asst di Bergamo Est. Il 17 settembre la gestante si è recata presso l’ospedale di Alzano per quello che doveva essere il lieto evento, ma “in corso di travaglio di parto regolare – specifica l’Azienda sanitaria – è insorta improvvisamente una grave emergenza ostetrica”.

“Nonostante il taglio cesareo eseguito in emergenza (codice rosso, secondo i protocolli), alla nascita – prosegue la nota – la bambina non appariva vitale. Sono state eseguite comunque prolungate manovre rianimatorie che non hanno dato, purtroppo, esito favorevole”.

A quel punto le condizioni della mamma si sarebbero repentinamente aggravate con immediato arresto cardiorespiratorio.

“Le manovre respiratorie – fa sapere ancora l’Aast – hanno prodotto la stabilizzazione clinica ma la successiva evoluzione è stata purtroppo infausta”. Nonostante il trasferimento della paziente presso il più attrezzato ospedale Papa Giovanni XXII, nella notte è sopraggiunto il decesso.

Il marito della donna, nelle ore successive alla tragedia, si è recato in questura per presentare denuncia, con l’obiettivo di capire cosa sia successo. Oltre alla magistratura anche la Regione Lombardia è intervenuta chiedendo all’Agenzia di tutela della salute di Bergamo  “di attivare una commissione di verifica, che sarà affiancata da specialisti del ‘Percorso nascite’ della direzione generale Welfare, per far luce su quanto accaduto”.

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