La vittima, 63 anni, era deceduta nel 2016 in seguito a un doppio investimento mentre attraversava la strada; il Giudice, oltre a punire i responsabili, ha disposto in favore dei familiari il versamento di oltre un milione di euro

Il Tribunale di Trento ha condannato rispettivamente a cinque anni e quattro mesi e a un anno, con sospensione della pena, i due automobilisti ritenuti responsabili del decesso di un 62enne vittima di un doppio investimento nel 2016.

L’uomo, come ricostruisce il Dolomiti, stava attraversando la strada sulla statale del Brennero quando venne centrato una prima volta da una vettura che, dopo aver inizialmente rallentato, si era poi allontanata senza prestare soccorso. A seguire, il pedone era stato nuovamente colpito da un altro mezzo il cui conducente si era invece immediatamente fermato per prestare soccorso.

La caccia all’auto pirata, avviata dalla Polizia mobile su incarico della Procura della Repubblica del capoluogo trentino, aveva visto l’analisi di circa 1300 vetture. Alla fine gli inquirenti sono riusciti a restringere il cerchio e a individuare il responsabile, nonostante questi avesse cercato di nascondere l’accaduto sostituendo lo specchietto perso in occasione dell’incidente e avesse, in un primo momento, negato il proprio coinvolgimento, salvo poi ammettere le proprie colpe.

A distanza di cinque anni dalla tragedia è arrivata la sentenza di condanna; il Giudice – come riferisce ancora il Dolomiti – ha inoltre disposto in favore dei familiari della vittima un risarcimento di oltre un milione di euro.

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