Dalla Commissione Affari Sociali della Camera parere favorevole alla soppressione della disposizione contenuta nel Decreto Milleproroghe che prevede il rinvio dell’applicazione dell’ obbligo vaccinale

La Commissione Affari Sociali della Camera ha espresso parere favorevole per la soppressione del comma 3 octies dell’articolo 6 del “Milleproroghe”, introdotto durante l’iter parlamentare. Il provvedimento, se approvato in via definitiva avrebbe, di fatto, reso inefficace l’applicazione della Legge Lorenzin sull’ obbligo vaccinale. Il testo, infatti, prevede la proroga di un anno del divieto di iscrizione ai nidi e alle materne per i bambini non vaccinati.

Due le principali motivazioni espresse dalla Commissione. In primis la considerazione che “sarebbe sicuramente preferibile rimodulare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale intervenendo con una disciplina organica”. In altri termini l’organo parlamentare caldeggia la redazione di un progetto di legge di iniziativa parlamentare, da esaminare in modo approfondito e compiuto alle Camere. Il tutto a fronte di una disposizione di proroga” inserita nel testo di un Decreto legge dal contenuto molto articolato”.

La seconda osservazione si riferisce alla “confusione” sul piano normativo che la disposizione rischia di generare. Ciò “anche in considerazione che essa entrerebbe in vigore ad anno scolastico già iniziato”.

Il parere della Commissione ha subito incassato il plauso di quanti, nelle ultime settimane, avevano manifestato contrarietà all’emendamento inserito nella legge di conversione del ‘Milleproroghe’.

“Siamo estremamente sollevati dalla notizia – commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli – e ne condividiamo pienamente le motivazioni”.

Per Anelli, certe tematiche non possono essere affrontate “a colpi di emendamenti a disegni di legge che nulla hanno a che fare con la materia”. Sono invece necessarie “riflessioni approfondite e mirate”. Inoltre, la sospensione della principale sanzione della Legge sull’obbligo vaccinale rischierebbe “di ingenerare confusione nelle famiglie e nelle scuole”. Il tutto “erodendo oltretutto la fiducia nelle posizioni della scienza”.

La vicenda passa ora all’esame della Commissioni di merito, che dovranno approvare un emendamento che, di fatto, sopprima il comma 3 octies dell’articolo 6. “Auspichiamo – conclude Anelli – che le Commissioni I e V recepiscano il parere della Commissione Affari Sociali emendando il provvedimento secondo le indicazioni”.

 

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