Secondo la Federazione dell’Ordine dei Medici, l’ omeopatia non avrebbe alcun fondamento scientifico: ‘Nessuna patologia ottiene miglioramenti”.

Sulla presunta efficacia dell’ omeopatia, la Federazione Fnomceo ha le idee chiare: nessuna base scientifica ma un semplice “effetto placebo”.

Una presa di posizione apparsa sul sito Fnomceo e destinata a creare molte polemiche.

“Allo stato attuale – si legge sul sito – non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica”.

Sulla disciplina inventata nell’Ottocento dal medico tedesco Samuel Hahnemann, l’Ordine ha espresso un parere molto netto. Ma quanto affermato da Fnomceo potrebbe non piacere ai tanti italiani che seguono l’ omeopatia, così come ai molti medici che, accanto alle cure tradizionali, la sostengono. E che all’ordine sono iscritti.

La scheda della “discordia” riguardante l’ omeopatia si trova nella sezione del sito di Fnomceo recentemente creata e intitolata “Dottore, ma è vero che…?”.

Tra domande e risposte si cerca di fare chiarezza su alcuni punti controversi e domande frequenti.

Riguardo all’omeopatia, la Federazione in fondo al testo annuncia una novità per il futuro.

“Il Consiglio Nazionale del 24 marzo 2018 – si legge – ha accolto la richiesta del presidente Anelli di istituire una commissione che riveda la posizione della Fnomceo in tema di omeopatia”.

Non è ben chiaro a cosa porterà tale decisione. Quel che è certo è che la UE già nel 2000 ha chiesto di regolamentare l’ omeopatia.

Al punto che in Italia è stato inserito un articolo nel codice deontologico medico dedicato a “Sistemi e metodi di prevenzione, diagnosi e cura non convenzionali”.

In questo viene illustrato che “il medico può prescrivere e adottare, sotto la sua diretta responsabilità, sistemi e metodi di prevenzione, diagnosi e cura non convenzionali nel rispetto del decoro e della dignità della professione. Il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia”.

A redigere la scheda sul sito Fnomceo è stato il dott. Salvo Di Grazia, ginecologo da anni impegnato a smascherare le bufale sanitarie attraverso il suo sito “medbunker”.

Di Grazia, che è anche autore di numerosi libri, spiega che diversi studi hanno rivelato l’inefficacia dell’omeopatia.

Ma soprattutto “che nessuna patologia ottiene miglioramenti o guarigioni grazie ai rimedi omeopatici”.

Insomma, nella migliore delle ipotesi gli effetti sono un semplice placebo.

Conosciuto da tempo, il placebo ha effettivamente una base neurofisiologica. Inoltre, “funziona anche su animali e bambini, ma il suo uso in terapia è eticamente discutibile e oggetto di dibattito”.

Quanto alla possibilità di praticare la omeopatia in Italia, le regole nel nostro Paese sono chiare.

“In Italia l’omeopatia può essere praticata solo da medici chirurghi abilitati alla professione – si legge sul sito – Questa norma non intende attribuire una base scientifica a questa pratica, ma solo garantire da una parte il diritto alla libertà di scelta terapeutica da parte del cittadino e dall’altro un uso integrativo e limitato alla cura di disturbi poco gravi e autolimitanti, evitando il rischio di ritardare una diagnosi più seria o che il paziente stesso sia sottratto a cure di provata efficacia”.

 

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