Ospedale sotto assedio degli ubriaconi, almeno tre aggressioni al giorno da chi ha una sbornia o è sotto effetto di droghe.
Vittime della movida. Così potrebbero essere descritti i sanitari del Santa Maria Nuova di Firenze.
Almeno tre volte al giorno qualcuno tra i dipendenti, siano medici, infermieri, oss o operatori sociosanitari, si trova coinvolto in un episodio di violenza, provocato da chi è in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti.
Quello del centro di Firenze è ormai un vero e proprio ospedale sotto assedio. Ogni anno, sono circa 1.300 i pazienti che si sono rivolti alla struttura perché hanno esagerato con l’alcool, circa il triplo degli altri ospedali della città.
Senza contare chi arriva perché, ad esempio, “si è rotto una gamba in motorino. Anche se era ubriaco fradicio viene registrato come vittima di una frattura”, spiega un operatore.
Racconta un infermiere: “Il peggio è quando arrivano gli ubriachi rissosi. Capita anche che dopo essersi picchiati da qualche parte, si ritrovino al pronto soccorso di Santa Maria Nuova e ricomincino. E spesso ci va di mezzo il personale sanitario”.
Le denunce sono molto meno delle aggressioni
E le aggressioni ai sanitari superano di gran lunga le denunce che effettivamente vengono presentate: solo i casi più gravi, in cui ci sono danni importanti alle cose o ai lavoratori, finiscono alla direzione sanitaria della Asl. La maggior parte di essi, invece, si concludono nelle stanze dell’emergenza.
“Se tutte le volte che mi tirano uno schiaffo o un cazzotto, o addirittura ci provano, dovessi fare denuncia perderei un sacco di giorni di lavoro”, racconta ancora l’infermiere.
“In dieci anni io ho fatto appena 8 denunce – spiega sempre il lavoratore. “Posso tranquillamente dire che capita anche una o due volte la settimana quello che spinge i colleghi, oppure spacca il cancello della barella per andarsene, dà un calcio alla flebo che ti finisce addosso, tira in terra il computer dove fai il referto”.
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