Gli esiti dell’autopsia sembrerebbero escludere responsabilità mediche per il decesso di un pensionato, morto lo scorso 21 agosto. La Procura, dopo la denuncia dei familiari, aveva spiccato di garanzia nei confronti di 18 medici, aprendo un fascicolo per omicidio colposo

Sembrerebbe alleggerirsi la posizione dei 18 medici finiti sotto inchiesta a Eboli per la morte di un anziano di 74 anni, dializzato cronico. L’uomo, pensionato, era deceduto lo scorso 21 agosto dopo il ricovero a causa di una fistola infetta in prossimità dell’accesso vascolare per la dialisi.

La Procura aveva aperto un fascicolo sul caso spiccando avvisi di garanzia nei confronti di nefrologi, rianimatori, cardiologi, radiologi e infettivologi dell’Ospedale “Maria Santissima Addolorata”.  Nel mirino degli inquirenti anche l’operato di un chirurgo vascolare dell’Ospedale di Salerno al quale era stata richiesta una consulenza specialistica.

Il Pm, in seguito alla denuncia presentata dai parenti, aveva disposto il sequestro delle cartelle cliniche e della salma per lo svolgimento dell’esame necroscopico.

L’autopsia è stata eseguita nelle scorse ore dal medico legale incaricato, alla presenza dei consulenti della famiglia e dei camici bianchi indagati. I risultati, come riferisce il Mattino, porterebbero ad escludere responsabilità da parte del personale sanitario.

Il quadro clinico del paziente, secondo quanto riporta il quotidiano partenopeo, è apparso piuttosto complicato. La vittima aveva una polmonite bilaterale, un’ischemia cerebrale, la valvola cardiaca parzialmente bloccata, la fistola infetta e un quadro settico generalizzato.

Per ulteriori risposte, tuttavia, occorrerà attendere i risultati di laboratorio, attesi entro 40 giorni. Dagli esiti dei rilievi anatomo patologici dipenderà la decisione circa la prosecuzione dell’inchiesta o l’archiviazione del caso. Intanto il corpo del pensionato è stato restituito alla famiglia per lo svolgimento della cerimonia funebre.

 

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