Un nuovo percorso di esercizi relativo ai distretti di petto e braccia per prevenire e mantenere un buono stato di salute

Iniziamo oggi il secondo percorso di esercizi mirati alla prevenzione e al mantenimento di un buon stato di salute. Se nel primo circuito abbiamo affrontato gli esercizi di collo e spalle, in questo secondo affronteremo altri due distretti: petto e arti superiori.

I disturbi alle braccia e al petto infatti, sono piuttosto comuni. Siamo però molto condizionati dall’idea che quando fa male il petto dobbiamo correre all’ospedale per via di un infarto in corso. A volte è sicuramente vero, ma nella stragrande maggioranza dei casi non siamo a rischio della vita. Prima di affrontare i due esercizi di questa settimana quindi, ti voglio insegnare un affidabile metodo per comprendere se il tuo dolore al petto sia da pronto soccorso o meno.

Tedeschi e americani hanno messo appunto delle check list molto semplici e affidabili per capire se si è colpiti da infarto. Vediamone una semplice composta da soli tre punti.

Potrebbe essere un problema cardiaco quando:

1.    Il dolore inizia da dietro allo sterno (centro del petto) e si irradia verso collo, mandibola, braccio sinistro, bocca dello stomaco;

2.    Il dolore è generalizzato al tronco ed è avvertito come opprimente, pesante;

3.    Insieme al dolore abbiamo nausea, sudorazione, difficolta a respirare.

Se invece avverti dolore e indichi un punto preciso, allora sicuramente è un problema muscolo-scheletrico.

Vediamo quindi un paio di esercizi per mantenere petto e braccia in buone condizioni.

Esercizio 11 – L’aeroplano in picchiata

In piedi porta le braccia in fuori e ruota il palmo delle mani in avanti ed i pollici in alto. Mantenendo tale posizione porta le braccia verso dietro il più possibile. A questo punto fatti aiutare da un partner e chiedigli di completare il movimento con l’idea di avvicinare il dorso delle mani uno all’altro. Ovviamente il dorso delle mani non dovrà mai toccarsi, sarebbe davvero un movimento esagerato! Chiedi al tuo compagno di incrementare lentamente la tensione fino alla soglia che caratterizza lo stretching (se non conosci questa informazione ti consiglio di leggere il mio articolo dove spiego la corretta modalità di eseguire l’allungamento muscolare). A questo punto permani in tale posizione per 40 secondi ed il gioco è fatto.

Questo esercizio coinvolge principalmente i muscoli grande e piccolo pettorale, deltoide anteriore, bicipite brachiale e coracobrachiale.

Esercizio 12 – Mani in alto!

In piedi, incrocia le dita delle mani tra loro, ruota il palmo delle mani in alto e porta il dorso delle mani sul capo. Ora cerca di spingere le mani il più indietro possibile fino a quando non avverti la tensione dell’allungamento. Mantieni per 40 secondi e poi torna alla posizione di partenza.

Una variante di questo esercizio consiste nel distendere i gomiti e portare il palmo delle mani più in alto possibile, poi eseguire la spinta verso dietro.

In questo esercizio i gruppi muscolari maggiormente interessati sono grande e piccolo pettorale, deltoide e dentato anteriore.

Dr. Paolo Scannavini

pscannavini@gmail.com

Fisioterapista e Kinesiologo

 

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