Elaborato un software in grado di scambiare informazioni con il sistema di archiviazione delle immagini radiologiche ed elaborare un rapporto di dose che viene inserito automaticamente nel CD paziente insieme alle immagini ed al referto radiologico

Da oggi all’Ospedale Mauriziano di Torino i pazienti potranno conoscere la quantità di radiazioni somministrate durante gli esami radiologici. “Le radiazioni mediche cui siamo esposti negli ultimi 20-30 anni – riporta una nota della struttura – sono più che raddoppiate. Colpa in parte della medicina difensiva ma anche degli strumenti diagnostici sempre più potenti come la Tac”.
Nel 1980 le radiazioni cui era sottoposto un qualsiasi soggetto erano per l’80% di tipo naturale – cioè provenienti dall’ambiente – e solo il 15% di tipo medico. Tali percentuali nell’arco di 30 anni si sono quasi ribaltate con le radiazioni utilizzate in ambito clinico, che oggi toccano quasi il 50% del totale. La principale fonte di radiazioni mediche è la tomografia computerizzata con il 77% della dose collettiva totale. Ormai si preferisce usare la Tac alla radiografia perché consente una visione maggiore, ma una Tac equivale a circa 250 lastre al torace.
L’articolo 58 della nuova Direttiva Euratom 2013/59, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i rischi derivanti dall’utilizzo delle radiazioni ionizzanti che dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il febbraio 2018, prevede che per trasparenza l’informazione relativa all’esposizione del paziente debba far parte integrante del referto della procedura medico-radiologica. Inoltre da febbraio 2018 tutti i centri che svolgono attività radiologica dovranno registrare gli esami eseguiti e le relative dosi erogate. Dati che saranno inseriti in un registro regionale / nazionale.
Il Dipartimento Diagnostica e Servizi, diretto dal dottor Stefano Cirillo, e la Fisica Sanitaria, diretta dal dottor Michele Stasi (Presidente Associazione Italiana di Fisica Medica), dell’ospedale Mauriziano di Torino (Direttore generale dottor Silvio Falco), con un progetto ambizioso ed innovativo, sono in grado di mettere a disposizione dei pazienti che effettuano procedure Tac la relativa informazione delle dosi assorbite durante l’esame, all’interno del CD paziente in modo automatico.
Infatti, con il coordinamento e supporto della Fisica Sanitaria, la ditta G-Squared di Vicenza ha sviluppato un software in grado di scambiare informazioni con il sistema di archiviazione delle immagini radiologiche ed elaborare un rapporto di dose che, una volta trasmesso al sistema, viene quindi inserito automaticamente nel CD paziente insieme alle immagini ed al referto radiologico. In questo modo, il paziente non solo avrà accesso alle immagini radiologiche ma sarà anche in grado di conoscere direttamente i dati relativi all’esposizione a radiazioni ionizzanti. Il paziente, oltre al dato riguardante l’esposizione radiologica, se desidera potrà avere ulteriori informazioni più dettagliate e spiegazioni scrivendo direttamente alla Fisica sanitaria, alla mail indicata in fondo al referto.
Si stima che in Italia su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati ogni anno, circa il 44% sia prescritto in modo inappropriato e non sia strettamente necessario (dati ricavati dalla SIRM – Società Italiana di Radiologia Medica). Per questo l’iniziativa è rivolta anche e soprattutto ai Medici di Medicina generale per aumentare l’appropriatezza prescrittiva e per agire sulla medicina difensiva per ridurre il numero delle indagini radiologiche al quale viene sottoposto il paziente nell’arco della vita.

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