Per il Ministro la ricetta veterinaria elettronica rappresenta uno strumento per combattere l’antimicrobiotico-resistenza e valorizzare il ruolo del veterinario

Da oggi è obbligatoria nel nostro Paese la ricetta veterinaria elettronica. “Siamo i primi in Europa ad adottare questo sistema innovativo nel campo della sanità animale” ha annunciato il Ministro della Salute Giulia Grillo. Per la titolare del dicastero si tratta “di un passo fondamentale nella strategia di lotta all’antibiotico-resistenza, oltre a rappresentare uno strumento di trasparenza nella filiera dei farmaci per gli allevamenti”.
“Il sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari – ha spiegato il Ministro – rientra a pieno titolo nel contratto di governo che prevede una piena digitalizzazione della pubblica amministrazione. La ricetta veterinaria elettronica, non rappresenta solo un’innovazione tecnologica destinata a rivoluzionare il settore della sanità animale ma andrà a garantire maggiore tutela della salute pubblica e alimenti più sani e sicuri, valorizzando il ruolo del veterinario che è una figura centrale del nostro Ssn”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel 2050 il fenomeno della antimicrobico-resistenza sarà responsabile di 2,4 milioni di morti soltanto nell’area OCSE.

Il tutto con un impatto sull’economia pari a 3,5 miliardi di dollari l’anno. Solo in Italia si rischiano mezzo milione di decessi, con un costo per il nostro Servizio sanitario pari a 13 miliardi di dollari.
“La strada da fare – ha proseguito Grillo – è ancora molta e la mia attenzione è costantemente rivolta al problema. L’uso prudente e responsabile degli antibiotici rappresenta la principale arma per contrastare la diffusione di batteri resistenti e la ricetta veterinaria elettronica permette di valutarlo registrando il consumo reale e tracciando ogni anello della filiera”.
Per il direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello, la digitalizzazione della ricetta veterinaria rende più efficiente l’attività di farmacosorveglianza e di farmacovigilanza. In particolare rende più incisivo il ruolo del medico veterinario, che diventa l’unico gestore del medicinale veterinario. “La ricetta elettronica – ha sottolineato Borrello – è parte di un sistema volto ad aumentare la consapevolezza di tutti gli operatori, anche dei produttori di medicinali, spesso criticati, ma che possono, invece, svolgere un ruolo fondamentale per sviluppare nuovi medicinali, in confezioni adatte per la singola terapia, evitando sprechi e inquinamento ambientale”.
 
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