Sono stati revocati gli arresti domiciliari per i medici del Cto-Pini e del Galeazzi e un dirigente coinvolti nella vicenda delle tangenti nella sanità lombarda
Novità importanti riguardano la vicenda delle tangenti nella sanità lombarda che aveva coinvolto medici del Cro-Pini e del Galeazzi.
È stata infatti revocata la misura degli arresti domiciliari per i professionisti coinvolti.
Nei giorni scorsi, il gip Teresa De Pascale ha accolto la richiesta di giudizio con rito immediato (per cui si salterà l’udienza preliminare) formulata dai procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella.
I due sono titolari delle indagini riguardanti l’acquisto da parte dei due ospedali di presidi sanitari ortopedici sponsorizzati dai medici.
I sanitari, in cambio, avrebbero ottenuto favori e altre utilità dall’imprenditore Tommaso Brenicci.
Tornano liberi, dunque, P. N. e C. C., rispettivamente direttore sanitario e responsabile dell’unità di Ortopedia correttiva del Cto-Pini, e L.D. e C. L. R., il primo a capo dell’unità di Chirurgia ricostruttiva e l’altro del Laboratorio analisi del Galeazzi, tutti arrestati (e poi sospesi dagli incarichi) lo scorso 10 aprile.
È stato proprio in quei giorni che era giunta a conclusione l’inchiesta su una presunta corruzione nel mondo della sanità milanese.
Da allora, lo stesso giudice aveva revocato le misure cautelari per gli imputati, tra cui il professore R., difeso dai legali Carlo Fontana e Carlo Baccaredda Boy, e C., difeso dai legali Corrado Limentani e Giuseppe Ezio Cusumano.
I quattro imputati avranno adesso 15 giorni di tempo per chiedere eventuali riti alternativi. Non verrà però preso in considerazione il periodo di sospensione di agosto.
Contestualmente, l’ex responsabile dell’unità operativa di Chirurgia ortopedica Riparativa-Risk Management del Pini ha deciso di patteggiare nei giorni scorsi 2 anni e 10 mesi.
Inoltre, il professionista ha restituito come profitto del reato quasi 300 mila euro.
I pm hanno anche stralciato la posizione di B., imputato ora ai domiciliari: è infatti probabile un suo patteggiamento attorno ai 3 anni.
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