È stata pubblicata la direttiva Ue 1713 del 6 novembre 2018. Essa modifica la direttiva 2006/112/CE e porta l’ iva al 4% per l’editoria online.
Via libera all’editoria online con l’ Iva al 4%. A deciderlo, è stata una direttiva UE pubblicata il 14 novembre 2018, nella “Gazzetta Ufficiale dell’unione europea” serie L 286.
Questa entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre,.
Si tratta, nello specifico, della direttiva Ue del Consiglio 2018/1713 del 6 novembre 2018. Con essa, i Paesi dell’unione potranno estendere l’aliquota agevolata prevista per i prodotti editoriali su supporti fisici.
Editoria online con Iva al 4%: cosa c’è da sapere
Ebbene, in base alla direttiva 2006/112/CE del Consiglio, gli Stati membri possono applicare aliquote ridotte d’imposta sul valore aggiunto (IVA) alle pubblicazioni su supporti fisici. Un’aliquota IVA ridotta non poteva invece essere applicata alle pubblicazioni fornite per via elettronica.
Queste, infatti, devono essere assoggettate all’aliquota IVA normale.
Pertanto, è stato necessario fare in modo che gli Stati membri fossero autorizzati ad allineare le aliquote IVA per le pubblicazioni fornite per via elettronica alle aliquote IVA più basse. Queste ultime, sono applicate alle pubblicazioni fornite su supporti fisici.
Come noto, dal gennaio 2015 l’IVA su tutti i servizi forniti per via elettronica è dovuta nello Stato membro del destinatario.
Pertanto, “dato che è attuato il principio della destinazione, non è più necessario applicare l’aliquota normale alle pubblicazioni fornite per via elettronica al fine di assicurare l’instaurazione e il funzionamento del mercato interno ed evitare distorsioni della concorrenza”.
Per questa ragione, allo scopo di impedire “l’ampio ricorso alle aliquote IVA ridotte sui contenuti audiovisivi, è opportuno autorizzare gli Stati membri ad applicare un’aliquota ridotta a libri, giornali e periodici solo se tali pubblicazioni, indipendentemente dal fatto che siano fornite su supporti fisici o per via elettronica, non consistono interamente o essenzialmente in contenuto musicale o video”.
Da qui la decisione di fissare l’ Iva al 4% sull’editoria online.
Gli Stati membri devono mantenere la possibilità di fissare le aliquote IVA per le pubblicazioni.
Al contempo, sono tenuti a limitare l’ambito di applicazione delle aliquote IVA ridotte anche quando le pubblicazioni digitali offrano lo stesso contenuto in termini di lettura in presenza di una giustificazione obiettiva.
Considerato il fine del nuovo provvedimento europeo, che è “consentire agli Stati membri di applicare le stesse aliquote IVA alle pubblicazioni fornite per via elettronica che attualmente applicano alle pubblicazioni su supporti fisici, non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma può essere conseguito meglio a livello di Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea”.
In conclusione, l’ambito di applicazione del provvedimento è il seguente.
“Fornitura di libri, giornali e periodici, inclusi quelli in locazione nelle biblioteche forniti su supporti fisici o per via elettronica o in entrambi i formati (compresi gli opuscoli, i volantini e gli stampati analoghi, gli album, gli album da disegno o da colorare per bambini, la musica stampata o manoscritta, le mappe e le carte idrografiche o altri tipi di carte), escluse le pubblicazioni interamente o essenzialmente destinate alla pubblicità ed escluse le pubblicazioni consistenti interamente o essenzialmente in contenuto video o audio musicale”.
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