Nel corso della giornata la cerimonia di premiazione di Abdelaziz Essid, avvocato tunisino del «quartetto del dialogo» vincitore del Nobel per la pace 2015
I lavori della IX Conferenza Nazionale dell’Avvocatura del 27 novembre a Torino, si sono conclusi con la tavola rotonda “Patto tra generazioni. Una sfida per il futuro dell’avvocatura”. Ha introdotto la tavola rotonda Carola Barbieri, della Giunta OUA. La Barbieri, nella sua introduzione, ha voluto sottolineare come «il patto tra le generazioni sia una volontà di partecipazione solidaristica fra i giovani per superare la crisi economica e come la professione non possa ridursi a un mero profitto». Ha evidenziato le criticità della professione e ha richiamato alla difesa dell’opera intellettuale.
Ha moderato Antonio Ciccia. Sono intervenuti: il giornalista Francesco Giorgino, Valter Militi, Vice Presidente di Cassa Forense, Maurizio de Tilla, Presidente ANAI, Laura Jannotta, Presidente Unione Camere Civili, Luigi Pansini, Segretario ANF, Michele Vaira, Presidente AIGA, Maurizio Condipodero, Giunta OUA, Patrizia Graziani, Giunta OUA. Giorgino ha esposto e commentato i dati elaborati dall’attuario di Cassa Forense, comparandoli con la indagine del CENSIS sull’avvocatura italiana, attraverso una analisi sociologica del cambiamento dell’avvocatura prima e dopo la crisi, sottolineando come sia necessario, per il futuro, un cambio di passo culturale.
Unità, parola d’ordine della IX Conferenza dell’Avvocatura a Torino. Il commento di Mirella Casiello, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Oua
Militi, richiamando lo studio del CENSIS e lo status degli avvocati, in cui guadagno si è notevolmente ridotto rispetto al passato, in particolare nel valore nominale, ha sottolineato l’importanza di individuare una maggiore possibilità di competitività attraverso la specializzazione e la formazione. Il patto delle generazioni sta alla base di Cassa Forense, il cui sistema pensionistico è ora meno squilibrato rispetto al precedente. Cassa Forense garantisce il presente e il futuro, attraverso il Regolamento per l’Assistenza. Ha citato il bando per le agevolazioni di accesso al microcredito per i giovani, appena approvato dal CdA e altri interventi, in fase di studio, che costituiranno una piattaforma complessiva di agevolazioni per gli iscritti.
Vaira, dopo aver esposto delle critiche nei confronti di alcuni provvedimenti e forme di investimento, ha auspicato che Cassa Forense si adoperi per fornire degli strumenti gratuiti a favore dei giovani professionisti (ad esempio per il pct) e per alcune agevolazioni previdenziali. De Tilla ha voluto focalizzare sul rapporto avvocato-cliente, svilito dal subentro delle società e dall’applicazione dei minimi tariffari. Ha inoltre rivolto una critica al fenomeno degli “abogados”, sempre più crescente.
Jannotta, riferendosi in particolare al regolamento sulle specializzazioni, ha proposto di chiedere dei correttivi piuttosto che ricorrere a impugnazioni. Pansini ha sottolineato che le associazioni sono sensibili al patto tra generazioni. I circa 240.000 avvocati debbono rappresentare una opportunità, come anche le specializzazioni. Graziani ha sostenuto che le specializzazioni, così come regolamentate, non possano portare a favorire delle opportunità. Inoltre, ha precisato che i ricorsi presentati al regolamento possano essere ritirati qualora dovessero essere accolti i correttivi richiesti. Condipodero ha voluto sottolineare che la frammentazione nella categoria non possa portare a risultati positivi che sia necessario darsi regole diverse e uniformarsi al mercato.