Circa un milione e mezzo di professionisti della salute hanno stretto un’alleanza per mettere a disposizione le proprie competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini

Medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi hanno. Circa un milione e mezzo di professionisti della salute hanno stretto un’alleanza per lavorare in modo condiviso.

Tramite i loro Ordini professionali, offriranno, tutti insieme, alle istituzioni e alla Politica le loro competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini. A 40 anni dalla nascita del Snn l’obiettivo è quello di realizzare la massima armonizzazione per garantire a tutti i cittadini italiani un equo e uniforme accesso alle migliori cure possibili.

È quanto è stato deciso oggi ieri a Roma, presso la sede della FNOMCeO, in una riunione congiunta dei presidenti e rappresentanti delle rispettive Federazioni. Due gli obiettivi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.

“Quando si parla di salute, noi siamo i professionisti dell’assistenza” si legge in una nota congiunta.

“Siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del SSN”.

“Oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità – proseguono le Federazioni -. Questo non è giusto nei confronti dei professionisti, e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio Sanitario Nazionale non solo tra una Regione e l’altra ma anche tra aree differenti all’interno delle Regioni stesse”.

Uno dei momenti culminanti del percorso avviato è in programma il 23 febbraio prossimo a Roma. In tale occasione, tutte le professioni sanitarie, riunite in un Consiglio nazionale congiunto, produrranno una mozione a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale. Il documento sarà consegnato a Governo, Regioni e Parlamento. L’obiettivo è “fare sentire la propria voce  nella gestione della Sanità”.

 

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