Non aveva mai conseguito la laurea in medicina né la specializzazione il falso ortopedico scoperto dopo 40 anni grazie alle indagini dei Carabinieri

Nessuno aveva mai nutrito sospetti sulla professionalità del falso ortopedico scoperto dopo 40 anni di “carriera” a Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino.
Una carriera costruita sulla bugie, dal momento che il 71enne aveva lavorato per decenni senza aver mai conseguito una laurea in Medicina né, tantomeno, la specializzazione in ortopedia.

Circostanze che non hanno impedito al falso ortopedico scoperto dopo 40 anni di esercitare la professione, effettuare perizie e rilasciare certificati. Tutti, adesso, inevitabilmente nulli.

Tutto è cominciato da un’inchiesta della Procura di Nola sulle truffe alle assicurazioni. Inchiesta nella quale il nome del falso ortopedico scoperto dopo 40 anni saltò fuori. Pur essendo estraneo ai fatti, poco dopo – a giugno – è arrivata una segnalazione dell’Ordine dei Medici al nucleo antisofisticazioni e sanità dei Carabinieri di Salerno.
E ci è voluto poco, da lì in poi, a far crollare il castello di bugie che il finto professionista si era costruito in tanti anni.

Il sedicente medico, infatti, non risulterebbe laureato, e nemmeno specializzato nella facoltà che lui stesso indicata come ateneo di riferimento.

A dirlo è il comandante dei Nas di Salerno, Vincenzo Ferrara.
Nel frattempo, il Nucleo dei carabinieri ha chiesto al comando provinciale di Avellino e alle compagne di Avellino e Baiano di effettuare delle perquisizioni presso il suo studio, poi è arrivata la denuncia.
Studio sulla porta del quale è ancora possibile leggere “medico specialista in ortopedia e medicina del lavoro”. Così si era spacciato in oltre un quarantennio, durante il quale si è occupato di centinaia di casi.
Le forze dell’ordine hanno prelevato molti documenti dal suo studio per ricostruire la sua “carriera” passo dopo passo.
Non un lavoro facile, dal momento che si tratta di tanti anni di lavoro tra pubblico e privato, enti e perizie.
“Non escludiamo anche che abbia effettuato prestazioni al servizio di enti assicurativi e aziende sanitarie. Le indagini sono ancora in corso”, confermano i Nas.
Quel che è certo è che sono in tanti, ora a chiedersi come sia potuto accadere.
Dopo quattro decenni il sedicente medico pensava probabilmente di farla franca e godersi la pensione. Pensione che, adesso, non è affatto scontata.
Ogni anno da lui validato, infatti, rischierebbe di non esserlo.
 
 
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