È stata disposta l’autopsia sul corpo di una donna di 59 anni deceduta dopo aver fatto la spola tra due ospedali in preda a una febbre altissima. Ci sono otto indagati.
Si indaga sulla morte sospetta di una 59enne calabrese, Santina Di Gesu, morta in ospedale a Tropea martedì 13 marzo.
La Procura di Vibo Valentia ha infatti aperto un’indagine in relazione al suo decesso che, attualmente, ha contorni sospetti.
Il pm Olimpia Anzalone ha disposto l’autopsia sul corpo della donna, che il 2 marzo scorso si era rivolta all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia.
La donna si trovava in uno stato di malessere generale non ben definito. Subito dopo è stata mandata, nella giornata di sabato 3 marzo, all’ospedale di Tropea.
Qui ha iniziato ad accusare una febbre altissima. Da Tropea, due giorni dopo, la signora è stata obbligata a un nuovo trasferimento a Vibo Valentia.
Il trasferimento è stato effettuato sulla base di una diagnosi di setticemia: da lì un ulteriore rinvio all’ospedale tropeano dov’è infine deceduta.
La morte sospetta di una 59enne ha quindi insospettito i familiari, che hanno deciso di vederci chiaro.
Così, sono finiti sul registro degli indagati 8 medici in servizio nei due presidi ospedalieri.
Tutti i sanitari coinvolti hanno avuto a che fare con la paziente, trattandola nel corso dei numerosi ricoveri tra un nosocomio e l’altro.
I medici sotto indagine sono in servizio al Pronto soccorso dello Jazzolino di Vibo.
Qui la donna è rimasta ricoverata due giorni su una barella.
Oltre a loro, sono indagati Giuseppe Barbuto, responsabile del reparto di Medicina a Tropea, i radiologi Matilde Lico, Caterina Tripodi e Antonio Bova, il neurologo Antonino Vecchio anch’egli in servizio allo Jazzolino di Vibo.
Adesso le indagini sono state affidate dalla Procura al Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di Vibo.
L’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare eventuali responsabilità in ordine al decesso e quindi sulla condotta dei sanitari che hanno avuto in cura la donna.
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