Nessuna revoca per lo sciopero dei medici previsto per il 17 e il 18 marzo. I sindacati lanciano il Manifesto per la Buona Sanità
Dopo l’incontro con il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nonostante le aperture, non è arrivata da parte dei medici la revoca dello stato di agitazione di 48 ore indetto per il 17 e il 18 marzo prossimo. «Responsabile Civile» ha intervistato Costantino Troise, Segretario Nazionale di Anaao Assomed, che ci ha spiegato perché lo sciopero non è stato annullato e quali sono le idee che stanno alla base del Manifesto per la Buona Sanità.
Lo sciopero del 17 e 18 marzo è stato confermato nonostante l’incontro con la Lorenzin. Quali erano le vostre aspettative, e in cosa sono state disattese?
L’aspettativa era quella di rendere persuaso il Ministro della necessità di un intervento da parte del Governo che si deve assumere la responsabilità di inserire la questione dei medici e della Sanità pubblica all’interno dell’agenda politica. Non credo che si possa parlare proprio di questioni disattese, perché erano risposte che non poteva darci il Ministro pur nella sua disponibilità. Quello che poteva mettere in campo è stato fatto, ma allo stato attuale non è sufficiente per tornare indietro da un’azione forte come uno sciopero di 48 ore che, a mia memoria, forse è la prima volta dopo 10 anni che coinvolge i sanitari. È una questione semplicemente di realismo.
Il Ministro, però, ha parlato di fondi che saranno stanziati per la Sanità…
Staremo a vedere: io mi auguro che nel 2017 avremo due miliardi in più. Io credo che però è un po’ presto per darli come già incassati e pronti ad essere spesi.
Preferite la prudenza, dunque.
Beh, visto che ogni giorno si sente parlare di stime al ribasso, problemi con l’Europa, manovra di correzione dei conti… Noi siamo abituati a pensare e sperare a lungo, ma a decidere a breve. E ad oggi, i due miliardi non ci sono.
I sindacati medici hanno lanciato un Manifesto per la Buona Sanità. Di cosa si tratta e quali sono le vostre proposte?
Come la riforma della scuola ha puntato sulla valorizzazione del capitale umano, noi crediamo che il capitale umano sia fondamentale anche per la sanità perché è grazie al lavoro dei propri professionisti che si assicura un diritto come quello alla salute che è importante tanto quanto quello all’istruzione. Per dirla con il presidente del Consiglio, se è vero che i nostri figli saranno plasmati dai professori che incontrano oggi, è altrettanto vero che la loro salute dipende dai medici che incontrano oggi e la salute mi pare un bene assolutamente importante. L’operazione di investimento sulle risorse umane che è stata fatta sulla scuola, noi crediamo che vada fatta anche sulla sanità prima che sia troppo tardi.